Enogastronomia / Bergamo Città
Sabato 02 Gennaio 2016
Vineria 74 a Mozzo
non solo cucina toscana
Papà Aldo Beretta (grande direttore di sala in ristoranti di prestigio e poi titolare per anni del Gourmet di Bergamo Alta) le ha trasmesso la passione, la gioia direi, di accogliere in sala buongustai desiderosi di una pausa distensiva e golosa.
Così, è stato quasi naturale per Paola Beretta, figlia di Aldo, cogliere al volo l’occasione di aprire un locale lungo la via Piatti, l’arteria principale che attraversa l’abitato di Mozzo. Il numero civico è il 74, quindi ecco spiegato il nome: Vineria 74. Sì, Vineria perché le etichette di vino sono tante e anche di gran pregio, ma sull’insegna l’offerta è estesa a “enogastronomia e birreria”. Per completare la sintesi dell’offerta aggiungerei anche “cucina toscana” e «preziosa collezione di distillati».
La cucina toscana si spiega subito: toscano, fiorentino doc, è il compagno di Paola, Massimo Bagni, trasferito a Bergamo dopo anni di militanza nel settore enogastronomico a Firenze. Per caratterizzare l’offerta di Vineria 74 le proposte toscane sono la base su cui costruire variazioni di volta in volta. A dare una mano – sempre più importante – ecco Elena, figlia di Paola, 20 anni soltanto ma ben preparata su vini e cibi, soprattutto ottimo esempio di accoglienza e comprensione del cliente.
Quanto alle proposte della cucina, qui entrano solo carne di Chianina certificata dal Consorzio di Tutela; i salumi e formaggi sono tipici di Pienza e della Garfagnana: con questi prodotti, che Massimo va ad acquistare direttamente sui luoghi di produzione, si preparano succulenti taglieri, hamburger, carpacci di carni sceltissime, schiacciate. La tipicità si amplia talvolta a piatti tipici come «pasta e ceci» o la «ribollita», ma a dominare la scena, insieme ai tanti variegati taglieri, ecco la tagliata di manzo e la superba «Bistecca di Chianina, vitellone bianco dell’Appennino centrale».
Toscani sono anche molti dei vini, che comunque spaziano su tutto il territorio nazionale. Ricca anche la proposta di birre artigianali (circa 50 etichette). La scelta è ampia e per tutte le borse. Da notare la vetrinetta con distillati italiani ed esteri di rara eccellenza, facendo parte di una collezione curata direttamente da Aldo Beretta negli anni di onorata carriera nel mondo della ristorazione. Ci sono whisky Macallan dal 1950 al 1975, le edizioni speciali di Bell’s per il matrimonio di Lady Diana e per la nascita del principe William. Nel settore dei Porto c’è anche una bottiglia certificata 1900 e per i Cognac si torna indietro sino al 1920.
Vineria 74 è un locale giovane e polifunzionale. Apre alle 7 del mattino per le prime colazioni e va avanti tutto il giorno con gli aperitivi, i pasti veloci del mezzogiorno, i cocktail e long drink «rinforzati» della sera, le cene in compagnia sino a tarda ora. Il tutto all’insegna della cordialità e simpatia. Chiuso di lunedì. [email protected]
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