Tonno e vino rosso
nel ricordo di Veronelli

Tonno e vino rosso alla “Caprese” di Mozzo per celebrare e ricordare Luigi Veronelli.

Le coincidenze della vita. L’1 dicembre del 1975 – 41 anni fa – il giovane Bruno Federico, originario di Capri, arrivato al nord con la moglie Giuseppina, apriva al pubblico un suo ristorante: La Caprese alle Crocette di Mozzo. L’1 dicembre 2004 nel cimitero monumentale di Bergamo venivano celebrati i funerali di Luigi Gino Veronelli, il primo grande scrittore italiano di enogastronomia. Bruno e Gino erano molto amici e insieme hanno degustato e commentato centinaia di vini e di piatti. Era giusto che in questi giorni alla “Caprese” di Mozzo (spostata di qualche centinaio di metri rispetto alla sede originaria) venisse ricordato tutto questo con una serata conviviale all’insegna dell’amicizia e di alcuni piatti che piacevano tanto a Veronelli.

Pur nella sua riservatezza e modestia, Bruno Federico – spinto anche dalla figlia Antonella – non ha fatto passare sotto silenzio la ricorrenza. E come celebrarla? Per un ristorante di successo, da 41 anni sulla cresta dell’onda, con una schiera di clienti fidati, la celebrazione migliore non poteva essere che una cena con grandi piatti (tutti a base di tonno, che piaceva tanto a Veronelli) e di grandi vini come quelli di una grande Casa come Castello Banfi di Montalcino. L’occasione è servita anche per smentire un luogo comune che sul pesce vada abbinato per forza un vino bianco o al massimo rosato.

Esperto di pesce come pochi, Bruno Federico mette nei suoi piatti la storia dei sapori isolani di Capri. Così, il tonno crudo è marinato in modo tale che ti rendi conto di non averlo mai assaggiato così gustoso. Sono seguiti i “Pennoni di Gragnano con ragù di tonno”, molto graditi. E il vino? Ecco un altro punto a favore di Bruno: pesce e vino rosso possono benissimo abbinarsi. Se il pesce è cucinato in certo modo, il rosso è preferibile al bianco. Come è successo con il “Tonno con cipolle rosse di Tropea e vino rosso”, il piatto principale, abbinato al Brunello di Montalcino 2007 di Castello Banfi. Sia nella preparazione del piatto che nell’abbinamento è stato usato il superbo Brunello di Castello Banfi. Per la nota azienda vitivinicola erano presenti l’area manager Roberto Duranti e l’agente di zona Mario Fumagalli. Il brindisi finale con Florus Moscadello di Montalcino, abbinato a una piacevolissima e non stucchevole torta di castagne con crema al profumo d’arancia.

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