Enogastronomia / Bergamo Città
Domenica 30 Agosto 2015
Premio a Gennaro e Pia
Buona pizza da 43 anni
Era il 13 dicembre 1972 quando Gennaro Mangiarulo, napoletano verace, con la moglie Pia, bergamasca, acquisì i locali dove tuttora è ospitato il ristorante-pizzeria «Gennaro e Pia«, dando il via alla attività imprenditoriale di ristoratore.
Oggi Gennaro non c’è più, stroncato da una malattia nel 2006, ma la moglie Pia e i figli mantengono alta la bandiera della buona cucina. Le mamme e i papà che frequentavano il ristorante negli anni ’70 oggi arrivano con figli e nipoti, che a loro volta continuano a preferire questo locale nel cuore di Borgo Palazzo, quartiere storico di Bergamo Bassa.
Gennaro Mangiarulo, classe 1930, è entrato nella storia della pizza a Bergamo come colui che ha portato in città la specialità napoletana qui allora pressochè sconosciuta. Arrivò nella città orobica nel 1950, appena ventenne: lo chiamò un altro napoletano, titolare della notissima pizzeria «Da Pio», la prima aperta a Bergamo, di fronte alle Poste centrali. Gennaro vi lavorò per vent’anni prima come pizzaiolo e poi come cuoco. Il titolare, ricordano i figli, lo premiò con una medaglia d’oro «per la sua correttezza e fedeltà».
Gennaro fece allora il salto da imprenditore: nel 1972 aprì il suo «Gennaro e Pia». Il nome del locale è un tributo all’amore della sua vita, Maria Pia Fumagalli. Dal matrimonio è nata una famiglia numerosissima: otto figli (Giovanna, Massimo, Stefano, Luisa, Giuliana, Simona, Alessandra, e Francesco) quattro dei quali oggi continuano il lavoro nel ristorante, con mamma Pia (classe 1935) sempre a sovrintendere con attenzione e sorriso per tutti (oggi può vantare ben 23 nipoti e 4 pronipoti).
Stefano chef di cucina, Massimo, Luisa e Francesco a servire nelle vaste sale e nel dehors (circa 170-180 posti in totale). «Gennaro e Pia» è stata anche una delle prime pizzerie a Bergamo a introdurre l’asporto, attività che ha un suo spazio riservato e che ancora oggi va fortissimo.
«Il nostro punto di forza – spiega lo chef Stefano - si basa sull’utilizzo di prodotti di prima scelta, materie prime freschissime lavorate al momento, per offrire alla clientela pietanze gustose e succulente. Oltre ai miei fratelli, in sala abbiamo del personale fedelissimo, qui da anni, esperto e professionale, che consigliai piatti adatti ai vari gusti, inoltre aiuta nella scelta del giusto vino da abbinare».
Elegante e famigliare al tempo stesso, il locale è vasto e confortevole. In bella vista un ricco buffet di verdure e la vetrina del pesce sempre fresco. La cucina è mediterranea, ovviamente, di tradizione partenopea, gustosissima.
Alla famiglia Mangiarulo è stato assegnato nei giorni scorsi un giusto riconoscimento per la professionalità e capacità imprenditoriale da parte della Associazione Mestieri d’Autore, presieduta da Ivar Foglieni, che è anche prefetto per la Lombardia della Accademia Italiana Gastronomia Storica. Ivar Foglieni, presente anche il direttore della Associazione, Alessandra Organista, ha consegnato a Pia Fumagalli Mangiarulo e ai suoi figli un Certificato di Merito per la loro carriera nella migliore ristorazione.
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