Enogastronomia / Bergamo Città
Martedì 29 Agosto 2017
New-entry in Piazza Vecchia
In tavola piatti della tradizione
Lalimentari, ristorante-enoteca rimasto per 12 anni «nascosto» in via Tassis, ma sempre ben frequentato da bergamaschi e turisti, ha aperto i battenti in Piazza Vecchia. Va ad occupare i vasti locali che sono stati del ristorante San Michele, luoghi carichi di storia, nell’antico Palazzo del Podestà o Casa Suardi.
«Sin da bambino – afferma Paolo Chiari, titolare del locale con la moglie Simona - pensavo che un giorno sarebbe finita così. Dopo quattro generazioni di passaggi di gestione, tutti di famiglia, siamo divenuti responsabili di questa struttura importante e continueremo nel nostro lavoro per dare una buona accoglienza nel nome della tradizione bergamasca». Simona e Paolo hanno pensato che si dovesse, anche con l’arredo, rispettare la storicità del luogo e così si è optato per materiali naturali: legno, metallo, vetro, marmo e pietra. Avendo avuto molto tempo a disposizione, anche per questioni burocratiche (il locale è rimasto chiuso per quasi nove mesi), riflettere su soluzioni diverse d’arredo non è stato difficile e così si sono integrati perfettamente affreschi antichi e metalli pregiati come l’ottone e i marmi bianchi di Carrara, unitamente a legni di recupero da scarti di parquet.
Lalimentari, sull’angolo tra Piazza Vecchia e la via Colleoni (perché le entrate sono due), continuerà a fornire quello che ha procurato tante soddisfazioni in questi anni: la cucina tipica bergamasca e la grande selezione di vini. Polenta, tanta polenta, anche taragna, con infiniti abbinamenti; ricchi taglieri di formaggi e salumi selezionati, orobici e non; i dolci fatti in Casa. Qualche piatto non in linea (come le lasagne alla bolognese o gli spaghetti al pesto genovese) per chi vuole “trasgredire”. Degno di nota il fatto che, per la maggior parte degli ingredienti, viene indicato il nome del produttore, a garanzia della qualità selezionata. L’enoteca de L’alimentari conta già adesso circa 900 etichette diverse, soprattutto italiane; grande attenzione anche ai distillati. Nella nuova location hanno trovato più idonea sistemazione e soprattutto una vetrina accattivante per i turisti che percorrono la “corsarola”. Nella sala ristorante i posti a sedere sono un centinaio circa, mentre altri 40-50 commensali potranno trovare posto all’esterno, direttamente nella incantevole Piazza Vecchia.
Come oggi viene richiesto dalle abitudini che cambiano, gli orari saranno continuati a partire dalle 10 del mattino fino a tarda sera, con il servizio di bar e enoteca sempre a disposizione, ma anche la cucina continuerà ad offrire le sue polente e i suoi casoncelli per tutto il tempo di apertura. Per Paolo scegliere le materie prime è sempre stato molto importante e la stessa filosofia si potrà ritrovare in ogni bibita o cocktail o stuzzichino che si potrà gustare seduti in Piazza Vecchia o al banco del bar in via Colleoni. «Abbiamo aperto con la massima semplicità e tanta buona volontà, come è nel nostro stile – afferma Simona – senza trascurare alcune novità di cucina. L’inaugurazione ufficiale la faremo verso la fine di settembre e tutti saranno invitati. Sarà una festa aperta a tutti coloro che vorranno condividere con noi questo traguardo». «Mio nonno Emilio – conclude Paolo - diceva sempre che per far divertire e stare bene le persone non bisogna strafare, buon cibo e ambiente piacevole sono sufficienti. Il buon cibo per me è quello che ti ricorda la famiglia, i gusti di quando eri bambino; l’ambiente piacevole è quando, anche se inserito in un luogo come Piazza Vecchia o il Palazzo del Podestà, che sono ben più importanti di noi ed esigono rispetto, ti senti integrato e in sintonia, come a casa sul divano».
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