Bergamo, una pizza solidale
per la ricerca contro la distrofia

«Pizza & Sorrisi»: è denominata così l’iniziativa benefica che ogni anno si ripete – e quest’anno per la sesta volta – grazie alla generosità di due pizzerie della città: «Voci del Mare» di via San Bernardino e «Il sogno di Pulcinella» di via Gasparini. L’evento benefico consiste nel devolvere per scopi umanitari l’incasso di una intera giornata, che quest’anno sarà lunedì 24 ottobre.

L’incasso sarà devoluto a favore di «Parent Project onlus» per aiutare la ricerca e combattere la distrofia muscolare cosiddetta «di Duchenne e Becker», una malattia genetica che porta alla progressiva degenerazione dei muscoli e quindi alla morte. L’iniziativa avrà quest’anno il sostegno del «Gruppo amici di Lori», un gruppo di famiglie che si sono ritrovate a combattere la stessa battaglia contro la malattia, nel nome di Lorenzo, un ragazzo che è morto a 14 anni, nel luglio dello scorso anno, a causa della distrofia muscolare di Duchenne.

La cifra raccolta andrà direttamente a buon fine, avendo gli organizzatori individuato nel ricercatore italiano Giulio Cossu lo studioso che merita di essere aiutato nella ricerca che sta facendo sulla malattia. Il professor Cossu lavora alla università di Manchester, in Gran Bretagna, dove conduce ricerche approfondite per arrivare al trapianto di cellule staminali, ritenuta la futura migliore terapia contro la distrofia muscolare di Duchenne.

Per la giornata di solidarietà del 24 ottobre nelle due pizzerie saranno questi i prezzi praticati: pizza, bibita e caffè 10 euro sia a pranzo che a cena; menù fisso a 10 euro dalle ore 12 alle 15; pizze da asporto dalle ore 18 alle 21,30. È gradita la prenotazione. «Sono già sei anni che organizziamo questa giornata di beneficenza – affermano le sorelle Maria Cristina e Immacolata Amato, contitolari delle due pizzerie – e ogni volta scegliamo una associazione da aiutare. In passato abbiamo devoluto l’incasso alla associazione dei bambini autistici e anche al reparto di pediatria dell’Ospedale Papa Giovanni».

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