Enogastronomia / Valle Cavallina
Martedì 01 Aprile 2014
Torre di Trescore
a lume di candela
Muri carichi di storia quelli del ristorante-albergo Della Torre, nella piazza principale di Trescore Balneario (la bella torre in pietra è del secolo XIV). Sale antiche che si sono arricchite ancor più di fascino in occasione della serata conviviale a lume di candela.
Muri carichi di storia quelli del ristorante-albergo Della Torre, nella piazza principale di Trescore Balneario (la bella torre in pietra è del secolo XIV). Sale antiche che si sono arricchite ancor più di fascino in occasione della serata conviviale a lume di candela organizzata dai fratelli Pavesi per aderire all’invito di Confesercenti Bergamo in occasione della giornata mondiale “Earth Hour 2014”. Dalla prima edizione del 2007 che ha coinvolto la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del pianeta, lasciando senza luce per una serata strade, monumenti, piazze e…ristoranti.
Sensibili ai temi della salvaguardia ambientale del pianeta, i fratelli Michele, Diego e Pierluigi Pavesi, che conducono con grande professionalità l’antica struttura dell’hotel-ristorante di famiglia, hanno acceso decine e decine di candele nelle varie sale. Solo lo chef Diego, in cucina, ha avuto ovviamente diritto alla corrente elettrica. Per il resto, la clientela ha risposto numerosa e divertita all’insolita atmosfera, facendo onore al menù preparato per la circostanza.
Menù che – pur breve – ha rispecchiato in pieno quel mix di tradizione e innovazione che caratterizza la cucina di Diego Pavesi. Piatti tipici lombardi si alternano a piatti innovativi, perché Diego ha maturato la sua professionalità in ristoranti d’eccellenza in Italia e in Francia. Quindi sa fare di tutto, dagli “gnocchi di zucca con salsiccia sgranata” all’ “uovo alla coque nella camicia con salsa al fegato grasso e Porto”, dall’insalata di luccio perca marinato (il lago di Endine e di Iseo sono vicini) al “torrone ghiacciato ai frutti essiccati su passata di kiwi”. Il menù cambia stagionalmente e la varietà è tanta.
Nel menù della serata a lume di candela ha sorpreso la “spuma cotta di barbabietola” inserita a equilibrare il gusto della gallinella marinata e della galantina di pollastra. Ottimo poi il risotto agli asparagi con Stracchino all’antica e prosciutto croccante Il Botto di Ardesio.
Diego Pavesi sa proporre specialità gastronomiche che sono alchimie antiche e moderne insieme. Dagli antipasti ai dolci troverete in degustazione quanto di meglio la cucina possa offrire: “astice e cous cous con verdurine croccanti al pesto leggero” (sublime); tagliolini di casa in padella con ragù di gamberi, asparagi e tartufo nero; tre carni selezionate (chianina, piemontese e iberica) per tre salse; scampetti del Mediterraneo impanati con scorzette d’arancio e insalatina aromatica; né mancano le classiche paste ripiene o un gustoso tagliere di pregiati formaggi delle Prealpi Orobiche. Anche nei dolci Diego è maestro e la sua dolce fantasia finale è sempre la più scelta insieme alla piccola pasticceria appena sfornata…
La cantina è uno dei vanti del ristorante. Con più di quattrocento etichette e un aggiornamento continuo di novità selezionate, può soddisfare anche il più esigente intenditore.
Roberto Vitali
© RIPRODUZIONE RISERVATA