Si è tenuta a Bergamo la riunione della Consulta della Accademia Italiana della Cucina, riconosciuta dalla presidenza della Repubblica come istituzione culturale italiana. Sono giunti a Bergamo diverse decine di delegati da ogni parte d'Italia e anche dall'estero in rappresentanza dei circa 8 mila soci della Accademia.
Attualmente l'Accademia conta 212 Delegazioni in Italia e 77 all'estero. In Italia sono presenti in ogni provincia, anche più di una nella stessa provincia, in funzione dell'ampiezza del territorio e dell'attività svolta. Come veicolo di promozione culturale, le Delegazioni dell'Accademia sono presenti sul territorio partecipando alle più importanti manifestazioni gastronomiche ed indirizzando la propria attività sociale verso iniziative - convegni, pubblicazioni, ricerche storiche, istituzione di premi e borse di studio - volte alla divulgazione dei principi e dei valori fondamentali dell'Accademia stessa.
Nel corso del loro soggiorno a Bergamo, i componenti della Consulta hanno avuto occasione di cenare al ristorante Taverna del Colleoni-Dell'Angelo, il noto locale di Piazza Vecchia a Bergamo Alta condotto con grande professionalità da Pierangelo Cornaro e dal figlio Nevio. Proprio in considerazione dell'alta qualità della cena servita e del grande livello di servizio, il presidente nazionale dell'Accademia, Giovanni Ballarini, ha donato a Pierangelo Cornaro la medaglia del sodalizio, con la quale si riconosce la qualità della buona cucina italiana proposta da Cornaro.
L'Accademia Italiana della Cucina è nata - naturalmente a tavola, come accade spesso per le cose importanti - quando un gruppo di amici, riuniti a cena il 29 luglio del 1953, ascoltarono e condivisero l'idea che Orio Vergani perseguiva da tempo: quella di fondare un'Accademia col compito di salvaguardare, insieme alle tradizioni della cucina italiana, la cultura della civiltà della tavola, espressione viva e attiva dell'intero Paese.
I personaggi raccolti attorno ad una tavola dell'Hotel Diana di Milano - qualificati esponenti della cultura, dell'industria e del giornalismo - credevano tutti che la cucina non fosse cosa di poco conto, ma degna delle migliori cure da parte di ogni uomo intelligente e colto. In 60 anni di attività l'Accademia – che a Bergamo ha come delegato l'avvocato Lucio Piombi – ha sempre operato nell'interesse e valorizzazione della cultura enogastronomica italiana.
R. V.
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