Enogastronomia
Venerdì 18 Ottobre 2013
Al Forno di Brembilla
diploma dei buongustai
Ho fatto la pace con la faraona ripiena. Avevo sempre cercato di
evitare questo piatto per evidenti delusioni precedenti. Mi è invece piaciuta molto, non solo a me, ma anche ai tanti soci del Club dei Buongustai Bergamo.
Ho fatto la pace con la faraona ripiena. Avevo sempre cercato di
evitare questo piatto per evidenti delusioni precedenti. Mi è invece piaciuta molto, non solo a me, ma anche ai tanti soci del Club dei Buongustai Bergamo che, con la faraona ripiena e altre leccornie, hanno vissuto una bella esperienza gastronomica all'Antica Osteria Il Forno di Brembilla. La faraona ripiena qui servita verso la fine di una ottima cena, è piaciuta per la tenerezza delle carni e il sapore piacevole del ripieno.
Il tema della serata era sui funghi e non ha deluso. Porcini freschissimi raccolti poche ore prima nella zona di Valtorta e Mezzoldo. Si è cominciato appunto con una insalata di porcini crudi con rucola e scaglie di grana, servita con alcuni tagli di porcino impanati e fritti. Ottimi. E' seguito un mix di salumi con insalata russa e giardiniera dell'orto del “Forno”.
Primi piatti: risotto ai funghi porcini di Valtorta e i tipici ravioli di questo locale antico, che da sempre piacciono a tutti e qui si possono trovare sempre. La ricetta dei ravioli è semisegreta, ma nel ripieno si riconoscono bene carne, pane e amaretti.
Una noce di vitello arrosto con porcini e polenta integrale (voto positivo) ha preceduto la faraona ripiena accompagnata da patate al forno e spinaci al burro. Per finire una normale crostata di frutta fresca. Il vino in abbinamento con la cena un buon Valcalepio Rosso Doc 2010 di Sereno Magri con cantina a Scanzorosciate.
Al termine della cena, il consiglio direttivo – presidente l'avvocato Ernesto Tucci – ha consegnato il diploma del club – segno di eccellenza – alla titolare del locale Vincenzina Offredi e ai due figli Andrea e Marco.
Due parole sul locale (merita una visita). Si trova nei pressi della chiesa parrocchiale di Brembilla, comodo parcheggio, edificio del secolo XVI, un tempo alloggio con stallo per i viandanti, con un panificio che forniva pane a tutto il paese (da qui il nome del locale) e anche una macelleria con relativa ghiacciaia. Tutti locali sono stati trasformati in ristorante (le sale sono cinque, tutte restaurate con gusto, lasciando visibili gli elementi antichi come i muri con pietre di fiume, le volte in pietra e anche un affresco del Cinquecento) con alcune camere al primo piano (una ventina di posti letto).
Il Forno è locale storico, risultando dai documenti che nel 1811 qui iniziò l'attività della famiglia Offredi, oggi giunta alla quinta generazione. La cucina – alla quale sovrintendono Vincenzina e i due figli – è classica regionale, valorizzando i prodotti del territorio.
Roberto Vitali
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