Beretta, una vita
per la ristorazione

Una vita dedicata alla ristorazione quella di Aldo Beretta, 80 anni, festeggiato nel suo ristorante-albergo “Gourmet” di Bergamo Alta. Una storia lunga che comincia a Romano di Lombardia, dove Aldo nasce nel 1933. A 25 anni sposa Lucia Massi e con lei trova lavoro a Bruxelles, maggiordomo per otto anni in una casa nobiliare con responsabilità su tutta la servitù.

Ritorna in Italia nel 1964 e da allora in poi sarà sempre ristorante: prima come dipendente, per 11 anni, al ristorante Del Moro a Bergamo (allora staccato dall'albergo Cappello d'oro, con ingresso autonomo da via Tiraboschi), poi, dal 1975 al 1977, direttore di sala e di cucina al “Manarini”, ristorante allora di prestigio e oggi scomparso (era all'angolo tra viale Vittorio Emanuele e via Zelasco).

Nel 1977 la svolta come imprenditore grazie all'incontro con il manager Tino Fontana, che ha grande fiducia in Beretta e lo chiama a dirigere il ristorante “Tino Fontana” dell'Hotel Excelsior San Marco, uno dei tanti ristoranti che Fontana ha gestito in Italia e all'estero. Quattro anni dopo, nel 1981, Fontana riapre il Gourmet di Bergamo Alta che era chiuso e lo affida a Beretta, dandogli una quota di partecipazione. Solo tre anni dopo, nel 1984, Beretta ritira l'intera gestione insieme al collega Francesco Tassi. Nel 1990 Tassi esce dalla società e il Gourmet passa tutto a Beretta.

Nel frattempo, nel 1988 Beretta aveva chiamato a collaborare Gianni Cornacchia, un maitre che da anni collaborava con Fontana e che si era messo in luce per la sua professionalità. Nel 2002 la famiglia Beretta è colpita dal grave lutto della perdita della figlia Cristina Maria, già inserita nella società. Superata la disgrazia, Aldo Beretta, sempre con a fianco la moglie Lucia, fa entrare Gianni Cornacchia e sua moglie Rossana nella società del Gourmet, pensando per tempo a garantire al locale una successione di qualità. All'età di 80 anni, Aldo, con la moglie Lucia, continua i turni di presenza al Gourmet, come fa da 33 anni. A festeggiare Aldo, maestro della ristorazione, non sono mancati alcuni suoi discepoli, direttori di sala oggi in pensione: Beniamino Dusi, Stefano Cardaci, Francesco Tassi.

Come si arriva a 80 anni in così buona salute? «Perché ho sempre mangiato bene al ristorante», risponde Beretta con uno spot molto spontaneo in favore della ristorazione di qualità. Come è cambiata la ristorazione negli anni? «Un tempo si lavorava con altra passione e professionalità, oggi difficili da vedere nella maggior parte dei locali. Molti dei camerieri di oggi sono svogliati e anche strafottenti. Manca la preparazione della scuola e la voglia vera di lavorare bene».

Roberto Vitali

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