Enogastronomia
Mercoledì 03 Luglio 2013
Il Valcalepio punta
sul mercato cinese
Il Valcalepio Doc punta sul mercato cinese. Alla fiera di Guangzhou (nella regione di Canton), Interwine, recente manifestazione interamente dedicata al mondo del vino, ha visto presente per la prima volta l'Italia con un intero padiglione e la rappresentanza di 104 espositori italiani.
Il Valcalepio Doc punta sul mercato cinese. Alla fiera di Guangzhou (nella regione di Canton), Interwine, recente manifestazione interamente dedicata al mondo del vino, ha visto presente per la prima volta l'Italia con un intero padiglione e la rappresentanza cospicua di ben 104 espositori italiani.
A rappresentare la Lombardia e la sua produzione enologica, una delegazione di dieci aziende, cinque delle quali bergamasche: l'Azienda agricola Il Calepino di Castelli Calepio, l'Azienda agricola Il Cipresso di Scanzorosciate, l'Azienda agricola Medolago Albani di Trescore Balneario, la Cantina Sociale Bergamasca di San Paolo d'Argon e 4R–Villa Domizia di Torre de' Roveri.
«Siamo stati lieti - afferma Emanuele Medolago Albani, produttore storico e socio del Consorzio Tutela Valcalepio - di rappresentare la Lombardia durante questa kermesse così interessante. La fiera di Canton è stata un'opportunità importantissima per far conoscere il Valcalepio in un Paese, la Cina, che sicuramente rappresenta un importante sbocco commerciale».
Tre giorni di incontri (la fiera era riservata a buyers e importatori) e presentazioni tecniche che hanno permesso alla «piccola» Valcalepio di scoprire che, una volta lasciati alle spalle i confini nazionali, sul mercato cinese è solo la qualità il vero discrimine tra le diverse Doc.
«Ci siamo resi conto - continua Medolago Albani - di come al buyer cinese interessi più la qualità (e il prezzo) che la nomea della denominazione: a parità di qualità, il Valcalepio vale quanto un Brunello o un Montepulciano. Sul mercato cinese non esistono, al momento, vini privilegiati e questa è sicuramente un'occasione importante per denominazioni come la nostra, spesso oggetto di iniqui pregiudizi».
«La delegazione è rientrata dalla Cina con grande entusiasmo e con viva soddisfazione - afferma il presidente del Consorzio Tutela Valcalepio, Enrico Rota - per aver potuto prendere parte a questa kermesse. Abbiamo riportato una media di 20-30 contatti commerciali per ogni giornata di fiera, un risultato decisamente soddisfacente vista la novità della manifestazione e, soprattutto, il battesimo del padiglione italiano».
Quali sono i programmi per il futuro? «Sicuramente proseguire su questa strada che sembra poter offrire ottimi sbocchi commerciali, anche se il mercato italiano, e quello bergamasco in particolare, rimangono per ora l'obiettivo principale del Valcalepio», conclude Franco Plebani dell'azienda «Calepino».
R. V.
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