A tavola da Patrizia
con orto a metro 0

L'ha chiamato “A tavola da Patrizia” il suo piccolo ristorante, lindo e luminoso, aperto da pochi giorni al piano terra di un palazzo di via Radini Tedeschi, nell'elegante complesso immobiliare che fa capo al Parco Turani, a Bergamo, zona di via Corridoni. Patrizia Galessi, cuoca per passione, figlia d'arte (il nonno è stato cuoco privato di Gabriele D'Annunzio), abituata ad accontentare schiere di buongustai prima a casa sua poi nella gestione del ristorante del Tennis Club Città dei Mille di via Martinella (dove è rimasta per dieci anni), in tempi non certo incoraggianti per avviare un'attività ha deciso di impegnarsi in una nuova avventura enogastronomica. Non parte da zero, sia ben chiaro, perché negli anni la sua fama di ottima cuoca si è sparsa in città e oltre.

Quello che colpisce all'ingresso del locale (una trentina i posti a sedere) è l'orto di Patrizia “a metro zero”. In cassette di legno ripiene di terra sono piantate erbe aromatiche e verdure, dal basilico ai piselli, dal prezzemolo riccio ai pomodori alle carote. «Sui terrazzi di casa, qui vicino – dice Patrizia – coltivo anche le spezie che mi servono per i miei piatti». Un orto pensile fuori del ristorante è certamente una simpatica novità, oltre che dimostrazione di grande amore per la natura e le coltivazioni biologiche.

La giornata di Patrizia (che in passato è stata imprenditrice e dirigente in tutt'altri settori prima che la passione per la cucina prendesse il sopravvento) comincia presto con la spesa e le preparazioni del pane e delle paste, tutte fatte in casa da farine biologiche. Le materie prime usate in cucina cambiano di giorno in giorno e quindi anche il menù, oltre ad alcuni (pochi) piatti fissi, cambia ogni giorno.

I ravioli o casoncelli sono ripieni in decine di modi; gli gnocchetti di patate e ceci sono serviti al ragù di moscardini; le tagliatelle fatte in casa sono per ora al ragù di coniglio e carciofi. Ci sono poi le carni (anche ossibuchi e il dimenticato rognoncino) ma Patrizia non nasconde la sua preferenza per la cucina di pesce: pescato del giorno; fritto misto; polipetti in umido con polenta; catalana di baccalà e gamberi. A fine pasto la scelta è tra nove dolci, tutti preparati in casa, naturalmente.

La carta dei vini è in gestazione, ma le prime etichette in circolazione danno garanzia. I prezzi: un primo piatto 12 euro, un secondo tra 15 e 18, il dessert 6 euro. Senza prezzo la gentilezza e la professionalità di Patrizia, ambasciatrice appassionata della tradizione in tavola.

R. V.

“A tavola da Patrizia” Via Radini Tedeschi 28 24124 Bergamo 035.346054 – 339.7350648 Chiuso il lunedì [email protected]

© RIPRODUZIONE RISERVATA