«La nostra guida da sempre ha fatto della visita in cantina il suo tratto distintivo. La degustazione rimane un momento centrale del nostro giudizio, ma assaggiare senza vedere le vigne e la cantina e soprattutto le persone, non ha molto senso per noi... Ormai sono tre anni che i tanti collaboratori di Slow Food visitano tutte (tutte!) le 2.000 aziende recensite. La continua e ripetuta sottolineatura di quest'aspetto ha fatto sì che anche i lettori abbiano iniziato a utilizzare Slow Wine come una sorta di guida turistica».
Così Enrico Radicchi esponente regionale Lombardia di Slow Food e Silvio Magni fiduciario della Condotta Slow Food Valli Orobiche hanno presentato la nuova Guida 2013 “Slow Wine”, giunta alla terza edizione con un volume sempre più corposo e interessante. La Guida è stata presentata e “festeggiata” (con abbondanti libagioni) nel corso di un incontro conviviale organizzato da tutte e tre le Condotte bergamasche di Slow Food: Bergamo (fiduciario Raoul Tiraboschi), Bergamo e Valli Orobiche (Silvio Magni), Treviglio e Pianura Bergamasca (Chicco Crippa).
Ci si è ritrovati nel nuovo ristorante One di Dalmine, che vede alla guida della cucina lo chef Chicco Coria (sì, lo stesso che trovate anche all'Antico Ristorante Del Moro di Bergamo), una firma dell'enogastronomia nazionale e docente di valore. Una copia della nuova Guida è stata donata a tutti i commensali, mentre all'assaggio erano state fornite dalla sede centrale Slow Food ben dieci tipologie di vino di aziende inserite in Guida: Arneis, Friulano, Merlot, Negramaro, Brunello di Montalcino, Cannonau, Barolo, Amarone, Sagrantino di Montefalco, Passito di Pantelleria. Un giro d'Italia dei vini che è piaciuto e si è concluso con un questionario sul vino a cui i commensali sono stati invitati a rispondere: a chi ha risposto in modo esatto a tutte le dieci domande, in regalo una bottiglia di vino.
All'altezza della situazione il menù preparato per la circostanza da Chicco Coria: salmone marinato con agrumi di stagione; tortino di zucca con crema di Parmigiano; risotto al vino rosso; guancetta di vitello con purea di patate; tarte tatin di mele con salsa al vino passito e nocciole tostate. Per finire un caffè di alta qualità offerto dalla azienda Art Cafè (con torrefazione a Fornovo e caffè-rivendita in piazza Pontida a Bergamo). Il caffè usato per la serata viene da un Presidio Slow Food in Guatemala, dove il caffè cresce a un'altitudine tra i 1.700 e 2.100 metri. Caffè di qualità, ovviamente, come tutti quelli proposti, nelle varie versioni, da Art Cafè (un nome, una promessa).
Per la cronaca, su circa 2 mila cantine italiane presenti nella Guida Slow Wine 2013, solo tre sono bergamasche: due a Scanzorosciate (La Brugherata e Biava) e una a Trescore Balneario (Medolago Albani). Ci sembra un po' poco per rendere giustizia ai progressi dell'enologia bergamasca.
Roberto Vitali
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