Fanno venire l'acquolina in bocca appena a citarle: sono alcune delle specialità agroalimentari che si producono nella zona di Alberobello e la Valle d'Itria, in Puglia. Si pensi alla mozzarella fior di latte, alla burrata, al capocollo di Martina Franca, al pane di Altamura, al pomodoro regina di Torre Canne, e ancora il pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, i cavatellucci, la cipolla rossa di Acquaviva, il Provolone Silano Dop, la pasticceria secca con pasta di mandorle di Toritto.
Alcuni di questi prodotti, purtroppo in via di estinzione, sono stati salvati grazie al movimento di Slow Food che ha istituito per alcune specialità irrinunciabili i cosiddetti “Presìdi”, riunendo i vari produttori e definendo specifici disciplinari. Sono arrivati ad Ambivere da Alberobello e dalla Valle d'Itria quattro esponenti della locale Condotta Slow Food, guidata da Francesco Biasi. Sono venuti per preparare una cena pugliese tipicissima, avvalendosi dei prodotti su citati, con in più dei piccoli salsicciotti di carne aromatizzati e cotti alla brace, detti “bombette” per la loro forma.
La cena è stata in collaborazione con il personale della Trattoria Visconti, noto covo di buongustai (è Osteria Slow Food ben quotata) che fa capo a Fiorella Visconti e al figlio Daniele, esperto in vini. Anche i vini erano pugliesi, tutti della Cantina Polvanera di Acquaviva delle Fonti, certificata biologica e chiocciola Slow Wine. Migliore il Primitivo di Gioia del Colle Doc, minori elogi per l'Aleatico di Gioia del Colle doc.
Alla serata hanno presenziato Lorenzo Berlendis della segreteria regionale lombarda di Slow Food e Silvio Magni delegato della Condotta Slow Food Bergamo Valli Orobiche.
R. V.
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