«Vino vip»
a Cortina

«È stato un lavoro massacrante ma alla fine tutto è andato bene e siamo stati ampiamente ringraziati». Così Marco Falconi, sommelier di punta, ha commentato i quattro giorni di intenso lavoro a Cortina per la manifestazione enologica «Vino Vip».

«È stato un lavoro massacrante ma alla fine tutto è andato bene e siamo stati ampiamente ringraziati». Così Marco Falconi, sommelier di punta della sezione bergamasca dell'Associazione Italiana Sommelier (Ais), ha commentato i quattro giorni di intenso lavoro a Cortina d'Ampezzo per la manifestazione enologica «Vino Vip», dove si è dato convegno il meglio dell'enologia italiana coordinata dalla rivista «Civiltà del Bere».

A Marco Falconi, che è titolare con il fratello della omonima trattoria di Ponteranica e presidente dell'Adid-Associazione degustatori italiani distillati, è stata affidata la complessa regìa per gestire il servizio vini alle degustazioni e alle riunioni conviviali.

Centinaia e centinaia di bottiglie di ogni parte d'Italia da far arrivare al tavolo nelle condizioni ideali. Più di 20 i sommelier impegnati. Non solo: la degustazione più impegnativa si è tenuta ai 2 mila metri del Rifugio Faloria, dove sono stati messi sul banco 270 grandi vini delle 59 cantine selezionate.

Un valido supporto è stato fornito da un altro sommelier bergamasco, Cristiano Comotti, chiamato dall'organizzazione a dirigere il servizio vini insieme a Falconi. Tra le iniziative di Vino Vip, da ricordare anche la presenza di Enrico e Roberto Cerea del ristorante «Da Vittorio» di Brusaporto, che hanno cucinato per la serata di gala e sono stati poi premiati con il «Vino vip classic» per aver sempre operato in difesa e valorizzazione del vino italiano di qualità.

R. V.

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