Donna Marta Rosato
alla tenuta Le Mojole

"Donna Marta Rosato Bergamasca Igt" - vendemmia 2009 - il nuovo vino rosato prodotto da Marta Verderio Mondonico nella tenuta "Le Mojole" di Tagliuno di Castelli Calepio. E' l'ultima scommessa della donna che da astemia è diventata una imprenditrice vitivinicola "doc", accrescendo il prestigio vinicolo della terra bergamasca con classe, eleganza e determinazione.

«L'idea – afferma Marta Mondonico – mi è venuta da alcune considerazioni: desideravo capire, attraverso una nuova esperienza, quali fossero le potenzialità della terra e dei vigneti alle Mojole, sperimentando nuove vie. Non solo, poiché credo che in tempi di crisi ogni azienda debba riflettere sulle sue effettive capacità, cercando nuove soluzioni, ho ritenuto il momento di osare, promuovendo investimenti per migliorare la produttività. Nel mio caso constatavo che, producendo un vino rosso - corposo e strutturato - nel periodo estivo le richieste calavano per riprendere a ottobre. Il consumatore, d'estate, preferisce vini più leggeri, freschi, adatti alla stagione calda».

Cosa risponde a chi è ancora convinto che un rosé sia prodotto miscelando bianchi e rossi?
«E' frutto di scarsa informazione. Il colore del vino varia dal tempo di macerazione delle bucce immerse nella polpa. Un esempio: per ottenere il rosé - nel mio caso – abbiamo usato uve Merlot, a bacca rossa, lasciando le bucce a contatto della polpa solo un giorno e una notte. Di solito, per ottenere un rosso, i tempi di immersione variano da 12 a 15giorni».

Lei è una donna che ama le sfide. A fronte di un panorama enologico - quello bergamasco- votato al vino rosso, cosa significa proporre un rosé?
«E' una valida alternativa ai cultori del buon bere, a coloro che come me amano mettersi in gioco, senza essere succubi delle guide o delle mode. Sto pensando a quei ristoratori, per esempio, che incuranti delle esigenze di cassa, continuano a proporre i prodotti di nicchia, buoni, ben fatti, senza cadere nell'errore di comporre una carta dei vini che segue la moda o le richieste, talvolta banali, dei clienti».

Spesso i rosé sono dimenticati dai consumatori e considerati come vini senza una propria identità. Come è stato accolto dal mercato il suo Rosé?
«I risultati sono soddisfacenti nonostante sia opinione diffusa pensare al rosé come ad un vino "da donna" o un ibrido con scarsa personalità, perché ottenuto senza troppe cure. Al contrario il "Donna Marta Rosa" ha ricevuto le stesse cure colturali e di cantina che riserviamo al rosso, tranne che per l'affinamento in legno. Non solo: per diventare un vino di carattere, pulito, profumato e degno di nota, ha bisogno di grandi cure e di attenzioni».

Come lei ha anticipato, i rosati sono vini prodotti con specifiche tecniche e qualità proprie di tutto rispetto. Un profilo" tecnico" di "Donna Marta Rosa".
«E' ottenuto da uve merlot, vendemmia 2009 - grande annata -, di ottima qualità sotto il profilo fitosanitario ed organolettico (gli esperimenti si fanno solo in presenza di materia prima eccellente!). La vinificazione è stata eseguita a freddo, facendo attenzione a che la fermentazione non procedesse rapidamente per non "bruciare" i profumi. La continua procedura di pulitura e arieggiatura, pulitura dei vasi vinari, l'assaggio e di nuovo pulitura del vino hanno dato origine ad un vino di carattere, con una stoffa importante, molto profumato e con una gradazione alcolica di 13,5°». Gli abbinamenti possibili. «Come aperitivo, accompagnato da stuzzichini sfiziosi; con antipasti fini, prosciutto crudo, crostacei, creme al formaggio. Con primi piatti di pesce, risotti con verdure. Con secondi come carpacci di carne e/o pesce, pesce al forno e infine con formaggi anche di buona stagionatura ».

Un profilo "emozionale".
«Assaggiandolo, si avvertono profumi di fiori come rose, frutta delicata a bacca rossa. Personalmente, è come passeggiare in un frutteto».

Quanto costa una bottiglia?
«Il prezzo è di 6 euro, franco cantina».

E' possibile visitare la sua tenuta "Le Mojole" di Tagliuno per una degustazione?
«Certamente. Ritengo sia il modo più appropriato per far conoscere al pubblico il nostro lavoro. E' necessario però prendere un appuntamento telefonico, poiché non sono sempre presente in azienda, abitando in provincia di Monza e Brianza, ad Aicurzio, oppure cliccando sul sito www.lemojole.it si possono avere nei dettagli le informazioni necessarie per gli orari e le indicazioni per raggiungere Le Mojole».

Ci sono appuntamenti sul territorio?
«L'8 agosto, aderendo alla manifestazione nazionale "Calici di Stelle", promossa dal Movimento Nazionale Turismo del Vino, con la collaborazione di Città del vino ed altri Enti, ci sarà un concerto di musica classica in cantina; a disposizione del pubblico ci saranno gli strumenti per scrutare la volta celeste, assaggiando il "Donna Marta"».

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