Le Grotte di Frasassi e il vino Verdicchio dei Castelli di Jesi. Due eccellenze delle Marche, in particolare della provincia di Ancona, hanno stretto un patto di collaborazione ideato dalla Amministrazione provinciale, nella persona in particolare del vicepresidente e assessore all'Agricoltura, Giancarlo Sagramola.
Due big dell'economia anconetana si sono messi insieme per valorizzarsi a vicenda: le grotte di Frasassi, territorio del Comune di Genga, si aprono al territorio ospitando nelle fresche e gigantesche cavità partite di bottiglie di Verdicchio depositate da tredici note aziende vinicole del territorio (vi rimarranno cinque anni per verificare se questa permanenza dà dei benefici alla conservazione del vino), inoltre lungo il percorso sotterraneo di accesso alle grotte le aziende pubblicizzano con dei totem la loro produzione e invitano i turisti ad una visita e degustazione in cantina.
Il progetto consente, per tutto il periodo estivo e autunnale, di visitare un percorso espositivo dedicato al Verdicchio lungo la galleria d'accesso alle grotte di Frasassi, mentre, con lo stesso biglietto, nelle cantine aderenti all'iniziativa si potranno degustare e acquistare i migliori vini della Provincia di Ancona. Anche nei bar e nei ristoranti di Genga, esibendo il biglietto d'ingresso alle grotte, i visitatori potranno godere di un trattamento privilegiato.
«Le grotte si aprono al territorio – afferma Giancarlo Sagramola – e fanno da sponsor a tutto il territorio circostante con il suo inconfondibile paesaggio collinare e i tanti motivi di interesse storico-artistico, naturalistico, folcloristico e artigianale. Del resto, il complesso ipogeo delle Grotte di Frasassi, con i suoi 30 chilometri di estensione su tre livelli, rappresenta uno dei percorsi più suggestivi e maestosi al mondo, visitato da circa 300 mila persone ogni anno. Il Verdicchio è il principe assoluto dei vini marchigiani, un vitigno duttile, che in bottiglia va dallo spumante al passito. Con questa iniziativa, che abbiamo chiamato “Fresco di Grotta”, l'abbinamento Frasassi-Verdicchio offre ai visitatori un biglietto da visita importante, un passe partout per il territorio».
Evento clou della giornata di apertura della stagione estiva è stato il recupero di 13 etichette di Verdicchio tra quelle collocate lo scorso anno “a riposare” in un anfratto ubicato all'interno della “Grotta grande del vento” e riportate in superficie dagli speleologi. Successivamente, una commissione mista giornalisti-enologi, di caratura nazionale, le ha degustate in un inconsueto confronto con i medesimi vini custoditi in maniera tradizionale, cioè in cantina.
I risultati della singolare degustazione sono stati resi noti da Marcello Masi, vicedirettore del Tg2-Rai e curatore della rubrica “Eat parade”, a una folta platea di pubblici amministratori, produttori e giornalisti. L'illustre personaggio, al quale l'Associazione italiana sommelier ha recentemente attribuito l'Oscar del vino 2010 come miglior giornalista-scrittore, ha condotto un brillante talk-show, coinvolgendo l'assessore Giancarlo Sagramola, Alberto Mazzoni presidente degli enologi marchigiani e Angelo Serri, responsabile della comunicazione dell'evento.
Nel corso dell'incontro Mazzoni ha “svelato” il verdetto emesso dalla commissione di degustazione, dichiarando, in particolare, che l'esclusivo microclima delle grotte - caratterizzato da temperatura (13-14°C) e umidità costanti (95%) in tutto l'arco dell'anno, nonché da profondo silenzio e assoluta assenza di luce - ha favorito il “rallentamento” del processo di maturazione del vino e quindi la longevità dello stesso, che si è evoluto sia da un punto di vista organolettico che anche riguardo alla tonalità del colore. «È una dimostrazione - ha concluso Mazzoni - che questo vitigno, ovunque lo mettiamo, riesce a darci delle grandi risposte. Se questo successo è stato ottenuto nel primo anno dell'esperimento, immaginiamo fra tre anni cosa potrà accadere. Se ancora servisse una conferma riguardo alle tanto decantate doti di un vino che è stato definito il miglior bianco del mondo, questa giunge direttamente dalle viscere della terra».
L'esperimento continua. Nel complesso ipogèo di Genga riposano altre bottiglie, che saranno gradualmente riportate alla luce, ogni anno, per altri quattro anni.
Roberto Vitali
I vini in invecchiamento nelle grotte:
Queste le 13 aziende vinicole e i vini che partecipano a “Fresco di Grotta” depositando nelle Grotte di Frasassi, per cinque anni, un certo quantitativo di bottiglie di Verdicchio.
1 – FAZI BATTAGLIA Verdicchio dei Castelli di Jesi San Sisto 2005
2 – VALLEROSA BONCI Verdicchio dei Castelli di Jesi Le Case 2006
3 – VIGNAMATO DI ANDREA CECI Verdicchio dei Castelli di Jesi Ambrosia 2005
4 – COLOGNOLA AZIENDA AGRARIA LOMBARDI Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore 2006 San Michele della Ghiffa
5 – CANTINE ENZO MECELLA Verdicchio di Matelica Casa Fosca 2006
6 – GIOACCHINO GAROFOLI Verdicchio dei Castelli di Jesi Podium 2006
7 – CASALFARNETO Verdicchio dei Castelli di Jesi Grancasale 2006
8 – COLONNARA Verdicchio dei Castelli di Jesi Cuprese 2001 Classico Superiore.
9 – MONTECAPPONE Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico superiore 2008 Montesecco
10 – MONTESCHIAVO – Verdicchio dei Castelli di Jesi Le Giuncare Riserva 2006
11 – SANTA BARBARA Verdicchio dei Castelli di Jesi Le Vaglie 2007
12 – TERRE CORTESI MONCARO Verdicchio dei Castelli di Jesi Vigna Novali Riserva 2007
13 – UMANI RONCHI Verdicchio dei Castelli di Jesi Casaldiserra 2007
© RIPRODUZIONE RISERVATA