Il successo della terza edizione di Italia in Rosa è andato oltre le più… rosee previsioni. Nel weekend del 5 e 6 giugno sono stati oltre 3400 i visitatori transitati da Moniga del Garda per l'appuntamento con la più importante vetrina nazionale dedicata ai vini rosati. E con altri ingredienti che hanno reso ancora più piacevole la “due giorni”: un sole che rendeva ancora più “mediterraneo” il lago di Garda, un battello che faceva la spola fra la riva lombarda e quella veneta, due sedi espositive prestigiose come il parco di Villa Bertanzi a Moniga del Garda e la Dogana Veneta col suo lungolago a Lazise, quasi 130 Chiaretti del lago di Garda (nelle doc del Bardolino Chiaretto e del Garda Classico Chiaretto) in degustazione e, insieme, quasi 200 altri vini rosati di ogni regione d'Italia, più di 4 mila bottiglie stappate da un piccolo esercito di 40 sommelier delle delegazioni Ais della Lombardia e del Veneto, oltre 50 mila assaggi.
Il tutto fruito da alcune migliaia di autentici appassionati del vino “in rosa”: italiani, tedeschi ed austriaci soprattutto, interessati a conoscere ed approfondire una tipologia enologica di grande tendenza e di considerevole successo. Insieme a loro, più di 50 giornalisti italiani ed esteri. La novità, e nel contempo la grande scommessa messa in campo quest'anno dal pool di organizzatori - i Comuni di Moniga del Garda e Lazise e i consorzi di tutela del Bardolino e del Garda Classico - era proprio quella della doppia location: accanto alla ormai consueta “casa madre” di Moniga, dove nell'Ottocento il senatore Pompeo Molmenti ideò la “formula” del Chiaretto, questa volta una sezione della manifestazione è approdata sulla riva veneta del lago di Garda, a Lazise.
Un viaggio che quasi mille persone hanno ripetuto in questo ultimo week end a bordo della motonave Mantova, in servizio continuo fra gli approdi di Moniga e Lazise per consentire di godere pienamente di una giornata di lago all'insegna dei vini dal colore rosa. Tra le aziende partecipanti anche la bergamasca La Rocchetta di Villongo. Ai sommelier dell'Ais è stato affidato anche il compito di eleggere il vincitore del tradizionale Trofeo Pompeo Molmenti, Ad aggiudicarsi il premio, per il secondo anno consecutivo, è stata l'azienda agricola Leali di Monteacuto, che si trova nell'omonima piccola frazione di Puegnago del Garda. “Rispetto allo scorso anno le presenza sono più che raddoppiate – afferma il presidente del Consorzio Garda Classico, Sante Bonomo -. Nonostante questo tuttavia la manifestazione si è mantenuta elegante e raffinata nel tono, come richiede la nobiltà di un grande vino come il Chiaretto, che l'ha fatta da padrone dominando un banco d'assaggio dove erano presenti oltre 300 etichette di produzioni in rosa provenienti da tutta Italia”. “È con vero piacere che abbiamo abbracciato l'idea di estendere alla riva veneta Italia in Rosa: il Garda è stato davvero unito nel nome del Chiaretto” dice il sindaco di Moniga, Lorella Lavo.
“Le produzioni agroalimentari di pregio, come il vino, sono un prezioso volano del turismo dell'intera area del Garda” le fa eco il sindaco di Lazise, Renzo Franceschini. “L'impegno organizzativo è stato indubbiamente considerevole, ma credo che abbiamo offerto una splendida vetrina ai nostri Chiaretti ed agli altri vini rosati tradizionali italiani, e la riposta del pubblico è stata davvero significativa, anche in termini di qualità” ribadisce il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi. “Un collegamento che ha indubbiamente funzionato – dice Luigi Alberti, assessore al turismo del Comune di Moniga e vice-presidente del Consorzio della Riviera dei Limoni e dei Castelli -. E' importante proseguire su questa strada nell'ottica vincente di una promozione congiunta del lago di Garda inteso come unica entità territoriale”.
Durante la “due giorni” non è mancata una visita dei giornalisti alle aziende di Moniga Monte Cicogna dei fratelli Materossi (che ha presentato il suo Chiaretto Garda classico) e Costaripa di Mattia Vezzola, dove sono state offerte in degustazione le sontuose bollicine Costaripa Brut Rosé che – sempre in tema di rosati – affiancano i Chiaretti Garda Classico Molmenti e Rosamara.
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