Più di un voto su cinque (il 21,50%), con una rimonta galoppante rispetto ai risultati dei primi giorni, è infatti andato al professor Calabrese. Lo seguono, con percentuali simili, ma con forte distacco, la presidente di Agriturist, Vittoria Brancaccio (7,67% dei voti), e i cuochi GianMaria Le Mura (10,48%), Filippo La Mantia (7,80%) e Mario Caramella (6,73%).
Il sondaggio lanciato da "Italia a Tavola" in collaborazione con Yubuk, Consultazienda e Oliovinopeperoncino, conferma ancora una volta come Internet sia uno strumento incredibile per raccogliere e rappresentare al meglio le opinioni. Grazie ad un passaparola sulla rete, c’è stato l’emergere di persone che non godono di ampia notorietà mediatica, ma che pure sono attori di primo piano dell’enogastronomia e della ristorazione. Dinamiche che hanno fatto crescere i voti di questi professionisti dopo che inizialmente il sondaggio sembrava spingere in alto personaggi del calibro di Carlo Petrini (Slow food), Paolo Massobrio (Papillon), del Gastronauta Davide Paolini o del curatore della guida Michelin Fausto Arrighi.
Il tutto, con quasi duecento dichiarazioni pubbliche di voto e di invito e sostegno per questo o quel candidato. «Il vino e la dieta mediterranea sono due dei temi su cui si possono e si devono basare le nuove strategie per una salute che inizia già a tavola e per una promozione dell’agroalimentare italiano all’insegna della qualità e del territorio. Su queste basi – commenta il direttore di Italia a Tavola, Alberto Lupini – i nostri lettori hanno saputo dare un’indicazione assolutamente precisa a quei politici che continuano a snobbare l’enogastronomia.
L’incoronazione a personaggio dell’anno di Giorgio Calabrese è una scelta più che precisa che ci fa piacere e che, soprattutto, rappresenta un segnale forte: il settore ha bisogno di valorizzazione e di credibilità. Giusto ciò che Calabrese può assicurare».
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