Beatrice Trussardi, Matteo Arpe e Andrea Guerra, amministratori delegati rispettivamente di Trussardi Group, Capitalia e Luxottica sono i tre giovani leader italiani designati dal World Economic Forum per partecipare al gruppo dei 237 Young Global Leader, selezionati in 69 diversi Paesi, che nei prossimi cinque anni dedicheranno parte delle proprie energie e conoscenze per costruire un futuro migliore. I giovani leader, che hanno tutti un massimo di 40 anni d’età, sono stati scelti all’interno di un gruppo di oltre 8.000 candidati e si riuniranno il prossimo 24-28 giugno a Zermatt, in Svizzera, per valutare i trend economici e sociali attuali e futuri, ma anche i rischi e le opportunità che si profilano sia a livello mondiale sia in ambiti territoriali più ristretti.
I nomi dei 237 «young leader» sono stati resi noti ieri dal presidente del World Economic Forum, Klaus Schwab. Si tratta dei primi designati per la partecipazione ad uno specifico «Forum under-40» e sono stati selezionati da un comitato composto da 28 importanti personalità del mondo del media, presieduto dalla regina Rania di Giordania. «I leader emergenti hanno la necessità di individuare una partnership percorribile per guidare i processi di cambiamento - ha spiegato Rania di Giordania - Il Forum creerà proprio una rete di giovani innovativi e energetici la cui visione e dinamismo potrà preannunciare un futuro di speranza, progresso e cambiamenti positivi».
I giovani leader nominati provengono da 69 paesi e dalle esperienze più diverse: si spazia dalla paleontologa keniota Louise Leakey, all’attrice indonesiana Nurul Arifin, dal primo ministro dell’ Estonia Juhan Parts al co-fondatore e presidente di Google Sergey Brin. Vi sono anche anche quattro teste coronate: il principe Frederik di Danimarca, la principessa reale Haakon di Norvegia, il principe Willem-Alexander d’Olanda, la principessa reale Victoria di Svezia. L’ elenco conta 72 leader europei, 62 del Nord-America, 49 dell’ Asia, 19 del Medio Oriente-Nord Africa, 18 dell’Africa sub-sahariana e 17 dall’ America Latina. La diversità è una delle caratteristiche del nuovo gruppo che collaborerà con il World Economic Forum: 57 sono leader con un ruolo politico (compresi capi di Stato, ministri e parlamentari), mentre 97 vengono dal settore degli affari. Ci sono poi 28 intellettuali, 27 leader sociali, 23 opinionisti, 5 leader culturali. Le donne rappresentano il 30% del gruppo.
«Noi - afferma Schwab - vogliamo integrare questi giovani leader in un processo che dia loro la possibilità di avere un reale impatto sul mondo globale e assicurare che la loro capacità decisionale preservi gli interessi delle generazioni future. Il Forum dei Giovani Leader Globali sarà una nuova forza per scuotere modi di pensare tradizionali e portare un approccio che guarda al futuro». Per questo i giovani del Wef si sono già dati appuntamenti per il prossimo 24-28 giugno quando si riuniranno a Zermatt per dare l’ avvio da un progetto definitivo «Iniziative 2020», che punta a delineare azioni concrete da realizzare a partire da oggi con l’ obiettivo di costruire un mondo migliore già nel 2020.
(11/01/2005)
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