Volare: gli utenti fanno causa E l’Enac decide sulla licenza

Il Cda di Volare ha dichiarato lo stato di insolvenza del gruppo, al termine di una lunga riunione, tenuta nella sede di Interbanca, a Milano. Questa dichiarazione permetterà alla Compagnia aerea low cost di chiedere l’eventuale ammissione alla legge Marzano, se dovessero venire approvate le modifiche alla legge stessa ventilate nel corso del fine settimana. I vertici della compagnia hanno intanto chiesto il mantenimento della licenza del trasporto aereo. L’Enac, l’ente Nazionale per l’aviazione civile - su tale richiesta - ha deciso di rinviare a domani la decisione su un’eventuale sospensione della licenza di volo, alla compagnia Volare. Lo ha detto il vicedirettore generale dell’ente Salvatore Sciacchitano. L’Enac ha comunque chiarito che allo stato non esiste alcuna ipotesi di revoca della licenza. La decisione dell’ente arriverà comunque prima di una eventuale decisione del Consiglio dei ministri di nomina di un commissario.

Nel frattempo partono le prime cause di risarcimento danni contro il gruppo Volare. Lo annuncia il Codacons sottolineando che i primi soggetti che hanno deciso di intentare causa sono stati 4 ragazzi romani «dopo che sono stati costretti a rivolgersi ad un’altra compagnia acquistando nuovi titoli di viaggio e spendendo complessivamente una cifra non indifferente». I quattro ragazzi, assistiti dal Codacons, chiederanno «il risarcimento dei danni morali e materiali, chiamando a rispondere la compagnia Volare attraverso beni mobili e immobili visto il particolare stato di crisi in cui versa la società».

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