Vertenza Sematic, passi avanti
Sugli incentivi posizioni più vicine
Qualche passo avanti (ma non ancora sufficiente per arrivare a un accordo) nella trattativa tra i vertici della Sematic e le organizzazioni sindacali avviata«per ridurre l’impatto sociale» dopo che la casa madre tedesca Wittur - proprietaria del sito di Osio Sotto dal 2015 - il 26 febbraio scorso ha comunicato l’intenzione di chiudere lo stabilimento bergamasco alla fine di marzo e di lasciare a casa 185 lavoratori trasferendo la produzione nello stabilimento ungherese di Nyìregyháza.
I temi sul tappeto sono diversi: incentivi all’esodo per i dipendenti che hanno già manifestato l’intenzione di arrivare alla risoluzione consensuale del rapporto di lavoro ; ricorso agli ammortizzatori sociali per i lavoratori che restano; politiche attive del lavoro per favorire la ricollocazione dei dipendenti. In più va valutata e approfondita anche l’idea caldeggiata dai sindacati di trovare un nuovo imprenditore (ma non concorrente) in grado di investire nella riconversione dello stabilimento.
Durante l’incontro di lunedì 8 marzo - virtuale, avvenuto tramite videoconferenza - le posizioni tra azienda e sindacati si sono un po’ più avvicinate sul punto relativo all’incentivo all’esodo. L’azienda sarebbe venuta incontro alle richieste delle organizzazioni sindacali senza però soddisfarle del tutto, per cui si renderà necessario un nuovo incontro, fissato per lunedì prossimo 15 marzo.
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