È iniziato il periodo della vendemmia anche in provincia di Bergamo. In questi giorni la raccolta delle uve bianche è in piena fase e continuerà incessantemente per tutta la settimana con le operazioni di pigiatura.“Rispetto allo scorso anno - dichiara l’assessore all’Agricoltura Caccia e Pesca Luigi Pisoni - l’inizio della raccolta delle uve risulta posticipata di qualche settimana. Le condizioni climatiche che hanno caratterizzato la stagione hanno fatto sì che le fasi fenologiche della vite si siano prolungate rispetto allo scorso anno, riportando il calendario vinicolo ai suoi tempi più tradizionali”.Anche se non si hanno ancora dati definitivi, la vendemmia 2008 risulterebbe meno abbondante delle previsioni. Una prima stima sembra collocare la produzione delle uve sui quantitativi di quelle dell’anno passato, che non è stata certo delle più abbondanti, e in alcuni casi in leggera flessione. “Da una prima ricognizione - continua l’assessore Luigi Pisoni - anche in provincia di Bergamo, come nel resto della province lombarde e nella maggior parte delle regioni settentrionali, la produzione della vendemmia 2008 risulta al di sotto delle attese. Da noi si può stimare una diminuzione media sui quantitativi intorno al 10% per le uve bianche e al 15% per quelle a bacca rossa. Rispetto alle previsioni stimate nei mesi precedenti, attacchi di malattie e di parassiti diffusi e la grandinata di agosto hanno influito negativamente sulle medie annue produttive”.Queste manifestazioni fungine sono dovute principalmente al lungo e continuo periodo di piogge che si sono protratte prima e dopo il periodo di fioritura e al prolungato periodo di caldo umido che ne è conseguito, che ha favorito lo sviluppo delle tipiche malattie della vite, anche se i tempestivi interventi hanno permesso di circoscrivere i danni, portando ad una leggera perdita di prodotto sotto il profilo quantitativo ma non incidendo in alcun modo a livello qualitativo.Si può parlare di un’annata normale per quanto riguarda la maturazione. La qualità è buona, grazie anche a quest’ultimo lungo periodo di stabilità meteorologica, con notti fresche e giornate calde.“Le piogge intense di primavera e di inizio estate – spiega ancora l’assessore Luigi Pisoni – hanno offerto un quadro climatico contrastato che ha determinato grandi differenze sui quantitativi da territorio a territorio, e addirittura da vigna a vigna. La grande attenzione e i costanti interventi dei nostri viticoltori hanno comunque consentito di avvicinarci ad una vendemmia che, nel perfetto spirito della produzione bergamasca, proporrà vini di livello assoluto e di qualità garantita”. La forte disponibilità idrica di questa stagione ha permesso alla vite di raggiungere un ottimo stadio vegetazionale, con uve abbondanti e più portate alla maturazione. Le giornate calde e le notti fresche di agosto hanno favorito la maturazione degli acini, l’introduzione degli zuccheri e delle sostanze polifenoliche.L’inizio della vendemmia delle uve rosse è prevista intorno al 25 settembre con la raccolta dei merlot, seguita da quella dei cabernet presumibilmente per metà ottobre.Nella nostra provincia, da una prima valutazione, si può determinare intorno ai 60-65 q/ha la produzione media dei vini bianchi e in 75-80 q/ha la media produttiva provinciale delle uve rosse. “Ovviamente - conclude l’assessore Pisoni - queste sono medie determinate sulla base delle produzioni di aziende vitivinicole standard. In Provincia esistono realtà di aziende specializzate con produzioni per ettaro molto più elevate, con punte che possono toccare gli 80/90 q/ha per le uve bianche e i 100-110 q/ha per quelle rosse”. Visto il protrarsi delle giornate caratterizzate da alte temperature, gli esperti sottolineano che per la perfetta maturazione delle uve rosse sarebbero ideali ancora 20 mm di acqua. Questa associata al clima mite aumenterà la maturazione delle uve, la qualità e la gradazione. (12/09/2008)
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