Val Brembana, 40 progetti scacciacrisi

Non ha perso tempo il tavolo istituzionale di confronto sulla crisi industriale in Valle Brembana. A una settimana esatta dall’insediamento ufficiale al Pirellone, ieri i suoi componenti si sono ritrovati nella sede dell’assessorato provinciale alla Formazione e al lavoro per passare ai fatti concreti. Due sono gli obiettivi verso cui Amministrazione provinciale, Comunità montana Valle Brembana, Regione e parti sociali indirizzeranno i loro sforzi. «Abbiamo individuato una serie di interventi - spiega Giuliano Capetti, assessore provinciale al lavoro che coordina il tavolo istituzionale - sia per l’immediato sia sul medio-lungo periodo».

E l’immediato parte da oggi, con l’illustrazione da parte del rappresentante dell’Agenzia regionale del lavoro, Massimo Giupponi, dei finanziamenti del fondo sociale europeo destinati alle aree depresse (Obiettivo 2) - gli oltre 40 progetti presentati dai piccoli imprenditori della valle e dagli enti locali.

«Stiamo cercando di accelerare i tempi - prosegue Capetti - per ottenere i contribuiti destinati agli ampliamenti e alle ristrutturazioni delle attività produttive. In questa fase verranno verificati i requisiti dei progetti che devono essere compatibili con l’accesso ai finanziamenti».

Contemporaneamente il tavolo coordinato dalla Provincia si muoverà anche sul fronte burocratico. L’obiettivo è quello di sbloccare la procedura di acquisizione dal demanio di un’area destinata ad attività produttiva nel comune di Zogno. Ci sono buone possibilità, infatti, che venga utilizzata da un imprenditore locale per costruirvi un insediamento produttivo e creare nuovi posti di lavoro.

(23/02/2005)

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