«Vai da Equitalia prima che lei arrivi da te»
Le cinque regole per liberarsi dai debiti

L’ abc per liberarsi dal sovraindebitamento. A stilare la lista dei 5 consigli per chi si sente strozzato dai debiti con Equitalia e con le banche è l’associazione Csi-Kronos.

Csi-Kronos è nata dall’idea di un gruppo di professionisti (avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro) che unendosi in tutta Italia hanno generato il Progetto Prodeitalia a servizio di pensionati, piccoli imprenditori, liberi professionisti e casalinghe in difficoltà con il pagamento di debiti. «I motivi che portano al sovraindebitamento possono essere diversi – spiegano dall’associazione – ma per uscirne la strada da percorrere è solo una e passa attraverso la conoscenza precisa di tutte le situazioni debitorie pendenti presenti e passate».

L’Associazione Csi-Kronos (impegnata a far conoscere la legge 3/2012 che regola il sovraindebitamento e introduce nell’ordinamento giuridico italiano la procedura di esdebitazione) ha redatto un vademecum, 5 regole «che possono rappresentare un buon inizio per arrivare alla soluzione del problema».

1) Imparare a chiedere aiuto prima in famiglia o a un amico fidato e poi a professionisti competenti in grado di consigliare la strada più utile da percorrere.

2) Basta con le raccomandate non ritirate, le buste delle lettere non aperte, le ingiunzioni di pagamento nascoste nei cassetti.

3) Essere consapevoli di quello che si deve e a chi lo si deve, per esempio, andando da Equitalia e chiedendo il saldo della propria situazione debitoria.

4) Quando ci si decide a chiedere aiuto non avere paura di descrivere tutte le pendenze esistenti.

5) Non pensare mai che la propria situazione sia unica e irrisolvibile. Purtroppo in Italia sono in molti a vivere lo stesso identico calvario ed è per questo che nell’ordinamento giuridico sono state inserite leggi che possono essere di supporto.

«Andate da Equitalia, non aspettate che sia lei a rincorrervi», dice l’avvocato Lario Paccosi, uno dei legali del Progetto Prodeitalia. Un’esortazione che potrebbe suonare come una provocazione ma non lo è. «Il primo campanello d’allarme del sovraindebitamento - riprende l’avvocato Paccosi - è proprio la fuga dalla verità. Chi ha paura di quella condizione di sovraindebitamento che non sa più gestire tende a non voler conoscere, a nascondere e a mentire anche a se stesso, aggravando il più delle volte la propria situazione».

«Per quanto grave possa essere la situazione non è mai irrecuperabile – sottolinea Cristiano Guidi, un altro dei legali del Progetto Prodeitalia – Conoscendola si può evitare che peggiori e programmarne la soluzione. Se ci si rivolge ad Equitalia non si rischia nulla, anzi si può solo conoscere meglio la propria condizione debitoria. Non è evitando quello sportello che ci si può liberare dai debiti. La legge offre strumenti utili, a cominciare dalla procedura di esdebitazione che pochi conoscono ma che può rivelarsi un valido aiuto per risolvere l’indebitamento».

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