Economia / Bergamo Città
Martedì 29 Aprile 2014
Un mese agli 80 € in busta paga
«Non bisogna presentare domanda»
Manca meno di un mese alla prima busta paga «gonfiata» del bonus Irpef e per far sì che il credito venga effettivamente e correttamente elargito a tutti i contribuenti che ne hanno diritto (10 milioni con un reddito tra 8.145 e 26.000 euro), l’Agenzia delle Entrate ha emanato le istruzioni a tempo di record.
Manca meno di un mese alla prima busta paga «gonfiata» del bonus Irpef e per far sì che il credito venga effettivamente e correttamente elargito a tutti i contribuenti che ne hanno diritto (10 milioni con un reddito tra 8.145 e 26.000 euro), l’Agenzia delle Entrate ha emanato le istruzioni a tempo di record.
Il bonus, spiegano le Entrate, sarà riconosciuto in busta paga, a partire da maggio, senza dover fare alcuna domanda. Il credito sarà infatti erogato direttamente dai datori di lavoro in tutti i casi in cui l’imposta lorda dell’anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente.
Ad aver diritto al bonus sono i lavoratori che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente (e alcuni redditi assimilati come quelli dei sacerdoti, dei tirocinanti, dei lavoratori socialmente utili) - al netto del reddito da abitazione principale - fino a 26 mila euro, purché l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente.
Gli 80 euro (con un decalage tra 24 mila e 26 mila euro) spettano invece se l’imposta lorda è azzerata da altre categorie di detrazioni, ad esempio quelle per carichi di famiglia. Per espressa previsione del decreto legge, specificano ancora le Entrate, il credito “è rapportato al periodo di lavoro nell’anno”. Per questo, dovrà essere calcolato in relazione alla durata del rapporto di lavoro, considerando il numero di giorni lavorati nell’anno.
Come detto, il bonus va elargito per la prima volta a maggio. Ma nel caso in cui ciò non sia possibile per ragioni tecniche legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i datori di lavoro sono tenute a riconoscere il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, con l’obbligo comunque di assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.
Il bonus, conclude infine l’Agenzia delle Entrate, va anche ai contribuenti senza sostituto d’imposta, per i quali però i tempi slittano. I soggetti titolari nel corso dell’anno 2014 di redditi di lavoro dipendente, le cui remunerazioni sono erogate da un datore di lavoro che non è sostituto di imposta, tenuto al riconoscimento del credito in via automatica, come per esempio sono le colf, e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si è concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso. Infine, i contribuenti che non hanno i requisiti per ricevere il bonus, ad esempio perché hanno un reddito complessivo superiore a 26 mila euro per via di altri redditi, devono comunicarlo al datore di lavoro sostituto d’imposta che recupererà il credito nelle successive buste paga.
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