Economia / Valle Brembana
Mercoledì 18 Febbraio 2015
Un campus per i giovani e il loro futuro
Lo lancia la Sanpellegrino di Ruspino
Un vero e proprio «Campus» come modello per l’occupazione lavorativa dei giovani, da esportare in Europa. Si basa su questo l’iniziativa Sales Campus Plus, lanciata dal Gruppo Sanpellegrino nello stabilimento di Ruspino in un incontro con l’eurodeputata Alessia Mosca.
Il Sales Campus Plus contribuisce al più ampio progetto Nestlé Needs Youth, che sostiene l’occupazione giovanile in Italia e in Europa nel triennio 2014-2016. Scopi del Campus, in particolare, sono quelli di «favorire l’accesso al mondo del lavoro, sviluppare un collegamento tra Università e Imprese, e sostenere e potenziare le capacità professionali del giovani».
«Mettere i giovani al centro delle politiche aziendali è un obiettivo fondamentale per il futuro del nostro Paese e di tutta l’Europa - spiega Manuela Kron, direttore Corporate Affairs di Nestlé in Italia - il Sales Campus Plus è l’iniziativa di punta in Italia, e con Nestlé Needs Youth ci impegniamo a sostenere l’occupazione diretta e indiretta dei giovani under 30».
Nel dettaglio, il Sales Campus offre un’opportunità di formazione a 24 giovani neolaureati in aree chiave per il business dell’azienda come le vendite, le attività produttive e la distribuzione. Il Needs Youth, invece, offrirà fino al 2016 «10mila opportunità di apprendistato e stage e 10mila posizioni professionali ai giovani al di sotto dei 30 anni, provenienti da tutti i Paesi europei, con l’obiettivo di creare in Italia 450 opportunità lavorative e 630 posizioni di stage e tirocinio».
«Nel nostro Paese - commenta Alessia Mosca - soffriamo ancora moltissimo un sistema insufficiente e inadeguato di collegamento tra giovani e lavoro. Credo che enormi progressi in questo settore possano essere fatti grazie allo sforzo congiunto di pubblico e privato. In questo senso il modello Nestlé Needs Youth è davvero un’eccellenza: un’impresa che fa un simile investimento sui giovani è per certo una best practice a cui guardare con interesse. Molti altri Paesi europei si stanno già da tempo muovendo in questa direzione e fa piacere che anche l’Italia, per una volta, non sia da meno».
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