Natale amaro per i 91 dipendenti - quasi tutte donne - della Twist International di Osio, a rischio di licenziamento. L’obiettivo, dopo che il 5 novembre scorso l’azienda aveva aperto la procedura di mobilità per cessazione dell’attività produttiva, ora è riposto in un verbale sottoscritto da tutte le parti che auspica l’intervento della cassa straordinaria in deroga. La Twist opera nel settore tessile ed è specializzata nella ritorcitura, con due stabilimenti a Osio Sotto e a Osio SopraL’auspicio - scrivono i sindacati - è che si arrivi alla cassa integrazione straordinaria in deroga per tamponare gli effetti della cessata attività. Ecco perché il 16 dicembre all’Agenzia regionale per l’Istruzione, la formazione e il lavoro (Arifl), i rappresentanti dell’azienda insieme alle organizzazioni sindacali e alle Rsu, hanno sottoscritto un verbale di riunione: Con questo documento - hanno commentato Damiano Bettinaglio della Filtea-Cgil e Simone Alloni della Femca-Cisl - si auspica l’utilizzo della Cigs in deroga.Dopo l’annuncio dell’azienda, per evitare la mobilità il sindacato aveva subito chiesto la possibilità di attingere ad ammortizzatori sociali. Una cassa straordinaria era già in corso sin dal gennaio scorso. «All’inizio del 2008 era stato sottoscritto un accordo di cassa integrazione guadagni straordinaria attiva dal 21 gennaio 2008 fino al 20 gennaio 2009 per 60 dipendenti sugli allora 101 totali - spiegano Bettinaglio e Alloni -. L’accordo prevedeva l’anticipo dell’indennità di cassa da parte dell’azienda. Durante gli ultimi mesi alcuni lavoratori hanno richiesto l’aspettativa non retribuita, andando a sospendere la cassa, lavorando a tempo determinato presso altre aziende; altri, sostanzialmente gli uomini, si sono ricollocati. Da settembre la crisi ha investito in pieno la Twist, andando a peggiorare la situazione: sono cominciati così ritardi nel pagamento degli stipendi (per chi stava lavorando – cioè pochi – e per tutti gli altri sospesi in cassa). In media abbiamo registrato un mese di ritardo nei pagamenti e la situazione va di male in peggio più passa il tempo, peggiorando la già precaria situazione salariale. Per questo ora chiediamo che la Cigs in deroga venga concessa per tutti i 91 dipendenti attuali. Inoltre si sta valutando un’auspicabile - quanto mai necessario - intervento degli istituti bancari locali sia in merito all’anticipo dell’indennità di cassa (che verrà pagata direttamente dall’Inps con prevedibili ritardi), sia per la sostenibilità dei mutui e degli affitti contratti dai cassaintegrati».Per i primi giorni di gennaio è in programma un nuovo incontro tra sindacato e azienda proprio per parlare cassa in deroga. Un’assemblea con tutti i lavoratori potrebbe essere conseguentemente convocata il 12 gennaio.(23/12/2008)
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