È cominciato questa mattina all’alba il presidio delle tute blu fuori dai cancelli d’ingresso della Tenaris-Dalmine, per protestare contro il mancato rinnovo del contratto del settore metalmeccanico, scaduto ormai da 13 mesi. Lo sciopero, proclamato dai sindacati Fim, Fiom e Uilm di Bergamo, si è protratto per quasi tutta la mattinata. Agitazioni anche a Treviglio, dove i lavoratori di Same, Siac, Lombarda Tubi, Nicotra, Phoenix, Mariani, Robur, Alfa Standard, Brulli e Nuova Bianchi e di altre aziende hanno scioperato per 3 ore. Un altro presidio si è svolto sulla strada statale Dalmine-Villa d’Almè, all’altezza di Valbrembo. A protestare, qui, sono stati i lavoratori della Necta di Valbrembo.Un nuovo sciopero di 4 ore dei metalmeccanici bergamaschi è previsto martedì 17 gennaio. La protesta prevede presidi sulle strade statali e davanti all’Unione Industriali di Bergamo. Per la zona di Bergamo, per la Valle Seriana, Albano e Grumello, il presidio sarà al Rondò delle Valli. Per le aziende della zona di Ponte San Pietro, il presidio si svolgerà lungo la statale Dalmine-Villa d’Almè, nei pressi dello svincolo della statale di Bergamo-Ponte San Pietro.
Per giovedì 19 gennaio è stato annunciato inoltre un presidio dei lavoratori della Tenaris-Dalmine e di quelli della Brembo proprio davanti alle portinerie dell’azienda del vice-presidente di Confindustria Alberto Bombassei.
(16/01/2006)
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