Tute blu, cassa integrazione in calo
«Ma siamo ancora dentro la crisi»

Cassa integrazione ancora in calo per i metalmeccanici lombardi, ma non c’è l’inversione di tendenza, sostiene la Fiom.

Continua a diminuire la cassa integrazione in Lombardia. Nel mese di aprile sono state 13.281.985 le ore di cassa, a fronte delle 18.936.358 del 2014: si è verificata quindi una diminuzione in valore assoluto del 30%. In riferimento al settore metalmeccanico il dato generale parla di una diminuzione del 17% in tutta la regione per quanto riguarda il ricorso a questo ammortizzatore sociale (-13% per quanto concerne gli impiegati, -19 per gli operai). Per quanto riguarda le tipologie di intervento, lievissima flessione della cassa ordinaria (2,14%), un calo del 9% della straordinaria, con un tracollo della cassa in deroga (-93%). Più o meno analogo il trend nel confronto tra maggio 2014/aprile 2015 e maggio 2013/aprile 2014.

La cassa integrazione in Lombardia ha fatto registrare nel periodo in esame una variazione in negativo del 14%. Segno meno che si ripropone nelle stesse dimensioni anche per la cassa integrazione fra le tute blu in Lombardia nel periodo in esame. Significative diminuzioni per tutte le tipologie di intervento: ordinaria (-66%), straordinaria (-52%), in deroga (-85%).

«Nonostante la riduzione delle ore di cassa integrazione, è prematuro parlare di uscita dalla tunnel, in virtù del fatto che al momento non aumentano in maniera significativa i posti di lavoro. Più che altro si può parlare di situazione di crisi cristallizzata», spiega Mirco Rota, segretario generale della Fiom Cgil Lombardia. «La diminuzione della cassa integrazione non è indicativa dunque della fuoriuscita dalla crisi. La riduzione di altri ammortizzatori sociali e il ricorso sempre massiccio ai licenziamenti dicono che la recessione non è passata. Quando l’andamento generale si mantiene stabile non è possibile parlare di ripresa. C’è una grande sofferenza per i lavoratori e le imprese del settore metalmeccanico. Ben vengano allora politiche di investimenti pubblici o privati o misure a sostegno degli occupati», conclude il segretario generale del sindacato delle tute blu lombarde.

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