Economia / Bergamo Città
Giovedì 10 Marzo 2016
Tunisia, aumentano le importazioni di olio
Martina contro, i coltivatori: l’Italia come fa?
Da Strasburgo l’ok per aumentare le importazioni dal nord Africa. Saranno introdotte nel mercato europeo altre 35 mila tonnellate senza dazi. La rivolta dei coltivatori italiani.
La plenaria di Strasburgo ha dato l’ok finale al pacchetto di aiuti d’urgenza alla Tunisia, che comprende il Regolamento che permette l’importazione di 35.000 tonnellate aggiuntive di olio d’oliva senza dazi nell’Unione europea. L’aula ha approvato con 500 sì, 107 no, 42 astenuti.
Le misure valgono per il 2016 e il 2017. Un colpo per i produttori italiani, che temono l’arrivo di un prodotto a costi sensibilmente inferiori a quello dell’extra vergine made in Italy.
«È una scelta sbagliata che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani ed aumenta il rischio delle frodi a danno dei consumatori», sottolinea Roberto Moncalvo, presidente della Coldiretti, che da oggi intende mobilitarsi per in difesa dell’olio italiano coinvolgendo migliaia di agricoltori. Il primo sit in è previsto a Catania in Sicilia, ossia la seconda regione produttrice di olio di oliva in Italia dopo la Puglia. I produttori italiani, del resto, contestano la crescita esponenziale delle importazioni di olio tunisino, alla luce dei 90 milioni di chili registrati nel 2015 (+ 481%).
«Rimango fermamente contrario a qualsiasi aumento permanente del contingente di olio tunisino» è il commento del ministro bergamasco Maurizio Martina. «Come Ministero delle Politiche agricole - prosegue - abbiamo posto delle condizioni chiare sull’attuazione e sulle quote mensili dei contingenti e su questi punti non intendiamo cedere. Se non avremo garanzie continueremo a opporci all’adozione del regolamento da parte della commissione».
«Nel frattempo - prosegue Martina -, gli organismi di controllo del Ministero, a partire da Capitanerie di Porto, Corpo forestale e Ispettorato repressione frodi intensificheranno le ispezioni ai porti sul prodotto in arrivo. La filiera dell’olio italiano è tra le più controllate in assoluto e negli ultimi due anni abbiamo alzato il livello della risposta contro possibili frodi come mai accaduto in passato».
© RIPRODUZIONE RISERVATA