Paolo Conconi, bergamasco di 39 anni che dagli inizi degli anni Novanta vive all’estero e in particolare in Oriente (Hong Kong, Giappone, Cina, Indonesia), ha avuto un’idea semplice e sta registrando un brevetto internazionale a Hong Kong: sostituire il classico «tu-tu» del telefono (che da oltre 70 anni caratterizza l’attesa di una risposta telefonica) con un messaggio pubblicitario. Conconi ha pensato a questa singolare soluzione al tavolo di un ristorante di Hong Kong: un amico chiama più volte la moglie al telefono senza ottenere risposta, solo una serie infinita di irritanti «tu-tu». L’arrabbiatura porta ad una conclusione: perché non sostituire il «tu-tu» con alcuni più remunerativi messaggi pubblicitari? L’idea, approfondita e brevettata, è ora un’offerta ai principali operatori telefonici del mondo. Il messaggio pubblicitario dovrà necessariamente essere breve, dato che il tempo medio di attesa di una risposta telefonica non superai tre secondi. E se l’attesa della risposta si dovesse prolungare, ecco la possibilità di inserire un supplemento di informazioni sul prodotto pubblicizzato. Al posto del «tu-tu» si potrebbe anche inserire un avviso di pubblica utilità. Conconi è ora impegnato a vendere la sua idea in Italia e in Europa e i primi contratti sarebbero in arrivo per maggio-giugno.
(25/01/2005)
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