Economia / Val Calepio e Sebino
Martedì 15 Settembre 2015
Tavernola, Sacci a rischio «inceneritore»
La Lega preoccupata: un’interrogazione
Il rischio che l’impianto per la produzione di cemento della Sacci di Tavernola sia convertito in inceneritore di rifiuti preoccupa la Lega Nord.
Il consigliere del Carroccio alla Provincia di Bergamo, Luca Serughetti, ha diffuso un comunicato che si chiede: «Sacci. Quale futuro per Tavernola e il Basso Sebino?»
«Ieri - scrive - è stata diffusa la notizia del possibile passaggio del cementificio di Tavernola da Sacci a Unicem per 74 milioni di euro + altri 25 milioni di euro variabili in funzione di determinati eventi futuri…. La frase lascia presagire che il prezzo potrà variare in funzione della conversione dell’impianto a inceneritore di rifiuti. Solo in questo caso il valore potrebbe aumentare tanto e per Tavernola e tutto il Sebino sarebbe una grave notizia per i risvolti sulla salute pubblica, sull’ambiente e per il rilancio turistico di tutto il basso sebino che risulterebbe definitivamente compromesso».
Il gruppo Lega Nord - spiega Serughetti - «ha presentato in provincia una interrogazione, proprio sulla situazione di Tavernola, che è ancora in attesa di essere discussa e che a questo punto risulta oltremodo urgente».
Nella interrogazione che si allega si richiede tra l’altro al presidente Rossi «se ritiene di confermare la posizione contraria della provincia di Bergamo cosi come già accaduto in passato», « se ritiene di farsi portavoce dei cittadini che nel 2007 con la consultazione popolare hanno espresso il proprio parere contrario».
Inoltre «se il presidente si impegna a tutelare la salute dei cittadini dell’intera area lacustre che potrebbero essere interessati dalla ricaduta al suolo di inquinanti a causa della posizione dell’impianto e della morfologia particolare del territorio. Sono presenti numerosissime abitazioni nelle immediate vicinanze e a quote superiori alle emissioni in atmosfera e non esiste la possibilità di costruire camini sufficientemente alti da superare il fronte della montagna alta ben 1041 metri sul livello del lago»
«Chiederò di integrare l’interrogazione - scrive il capogruppo - alla luce anche di questo preoccupante annuncio sperando che a questo punto il presidente Rossi e la sua maggioranza non ignorino ulteriormente una vicenda tanto delicata».
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