System Plast, sale la protesta
Domani corteo tra le vie di Telgate

Una manifestazione di protesta contro lo spostamento della produzione della System Plast di Telgate è stata promossa per mercoledì 7 ottobre su iniziativa della Fim Cisl e della Uilm Uil. Il concentramento del corteo è fissato per le 9.30 alla System Plast, da cui partirà poi verso il municipio di via G.Scirea, lungo via Noli Marenzi, via Camillo Benso, via Donizzetti, via Arciprete Arici, via Roma, piazza Vittorio Veneto. Il ritorno dal Municipio verso la System Plast lungo piazza Vittorio Veneto, via Roma, via Noli Marenzi, via Scirea.

«La multinazionale americana Emerson che, alla fine dell’anno scorso ha acquistato la System Plast di Telgate dalle famiglie Marsetti/Ronchis, - si legge nel volantino che pubblicizza l'iniziativa a firma della Rsu della System Plast, della Fim Cisl e della Uilm Uil - ha annunciato l’intenzione di spostare l’attività produttiva in uno stabilimento in Germania. Con la prospettiva di un taglio di circa cinquanta posti di lavoro, trasformando un’importante e storica realtà industriale del nostro territorio in una realtà logistica e amministrativa, che non lascia presagire nulla di buono per il futuro anche per questi reparti. Naturalmente questa operazione è stata pianificata sulla testa di tante persone che hanno lavorato e contribuito agli ottimi risultati di questa azienda, delocalizzando la produzione perché ci sono incentivi fiscali e opportunità organizzative non precisate ….. la logica del profitto che si sovrappone alla responsabilità sociale».

«Per la multinazionale Emerson le lavoratrici ed i lavoratori della System Plast di Telgate non hanno un volto, una famiglia o una storia. Sono numeri e sono costi. Neanche le ripercussioni economiche e sociali del territorio sono state considerate nel prendere questa decisione. L’azienda vuole trasferire le produzioni e chiede alle lavoratrici ed ai lavoratori di andare a lavorare nello stabilimento in Germania, perché le professionalità e le competenze che ci sono a Telgate, là non ci sono; questo è veramente paradossale!».

«Queste scelte non si possono accettare! Noi chiediamo a questa multinazionale, di ripensare le proprie decisioni, discutendo con il sindacato un piano alternativo, cercando soluzioni diverse che salvaguardino le prospettive industriali e occupazionali. Chiediamo che tutto il paese di telgate, la sua popolazione, l'amministrazione e il sindaco si unisca a noi per impedire questo disegno che da un lato prospetta ad alcuni lavoratori di emigrare e dall'altro cancella una realtà produttiva , in una logica esclusivamente di profitto che impoverisce il tessuto sociale ed economico del nostro territorio».

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