Stato di crisi per la suinicoltura

«Ci attiveremo immediatamente per mettere in atto tutti gli strumenti suggeriti per uscire dalla crisi della suinicoltura, che sta mettendo in ginocchio moltissime aziende non solo in provincia di Bergamo ma in tutta la Lombardia». E’ il commento di Carlo Saffioti (FI), presidente della Commissione regionale Attività produttive, dopo l’audizione con i responsabili provinciali della Coldiretti tenutasi oggi in Regione. «La Commissione Attività produttive della Lombardia – ha assicurato Saffioti - si metterà subito al lavoro in collaborazione con gli assessorati regionali competenti, compreso quello all’Agricoltura, per mettere in pratica i suggerimenti e le richieste avanzate oggi dalla Federazione Coltivatori Diretti».

Tra queste, troviamo in particolare l’avvio dell’iter per il riconoscimento dello stato di crisi, «tenuto conto -ha detto il segretario di zona e responsabile dell’area zootecnica bergamasca Luigi Carminati- che il periodo di difficoltà dell’intero comparto suinicolo si sta ormai protraendo da almeno quattro anni, con prezzi ben al di sotto dei costi di produzione e con l’inevitabile e crescente sofferenza degli stessi produttori». La proclamazione dello stato di crisi, ha rassicurato Saffioti, sarà comunque accompagnata dal sostegno alle aziende agricole verso il sistema creditizio, con la temporanea sospensione delle rate dei mutui accesi per le attività d’allevamento e per le altre attività ad esse collegate. Accanto a queste misure, la Coldiretti bergamasca ha sollecitato anche la sospensione dei pagamenti dei contributi previdenziali Inps e del versamento dell’Iva, «agevolazioni temporanee –ha precisato Carminati- ma assolutamente necessarie per evitare la chiusura di numerose aziende già in evidente difficoltà».(17/03/2008)

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