Sono state proclamate per oggi 12 marzo otto ore di sciopero nelle filiali Standa di Bergamo e di Calusco d’Adda. L’agitazione, che riguarda tutte le filiali della Lombardia, è stata decisa dai sindacati del commercio di Cgil, Cisl e Uil, per protestare contro gli oltre 400 licenziamenti decisi dall’azienda a livello nazionale. Le procedure per la messa in mobilità sono state avviate dopo l’incontro del 22 febbraio scorso tra azienda e sindacati. Durante l’incontro l’azienda ha deciso di rompere la trattativa, dichiarando scaduto il tempo del confronto. Verranno messi in mobilità 350 lavoratori dell’ex filiali Standa e 61 delle filiali Billa). «È stato impossibile aprire un negoziato - commenta Loredana Franco, segretario della Fisascat Cisl Lombardia - l’azienda non intende ripristinare i diritti acquisiti ed il salario degli ex lavoratori Standa».
In Lombardia, secondo le stime dei sindacati, potrebbero perdere il posto 80-100 lavoratori e sono 22 le filiali a rischio chiusura. E per questa ragione c’è preoccupazione nelle filiali di Bergamo e di Calusco. «Anche se non ci sono ancora comunicazioni ufficiale - afferma Roberto Rossi della Filcams-Cgil di Bergamo - si teme che riduzioni di personale possano colpire anche le filiali in provincia». Attualmente sono una trentina i lavoratori nel negozio di Bergamo, qualcuno in più quelli occupati a Calusco.
(12/03/2005)
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