Economia / Bergamo Città
Mercoledì 15 Luglio 2015
Sovreglianza Italiana, protesta finita
«Più sicurezza nelle apparecchiature»
Dopo numerosi incontri, l’ultimo dei quali in Confindustria il 24 giugno, finisce la protesta e si chiude così lo stato di agitazione grazie ad un avvicinamento delle posizioni tra la direzione aziendale di Sorveglianza Italiana, i delegati sindacali eletti pochi mesi fa e i rappresentanti di Filcams-Cgil e Uiltucs-Uil.
Nella società nata dalla fusione dei due istituti Corpo Vigilanza Città di Bergamo e Istituto Sorveglianza Provinciale Bergamasco, si conclude un periodo di difficili relazioni, culminato nell’avvio di uno stato di agitazione il 13 marzo scorso col conseguente blocco degli straordinari che sembrava potesse condurre fino alla proclamazione di uno sciopero.
I dipendenti, che in totale sono 118, lamentavano di essere costretti a lavorare con un livello non sufficiente di sicurezza. Un ulteriore motivo di disaccordo, poi, era sorto dopo l’ultima elezione delle Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU) il 13 febbraio. Malgrado la nomina delle RSU a seguito dello svolgimento di regolari elezioni, spiegano i sindacati, Sorveglianza Italiana non voleva riconoscere il numero dei componenti eletti.
«Insieme siamo riusciti a risolvere i nodi per i quali era stato aperto uno stato di agitazione a marzo: dal tema del riconoscimento dei delegati sindacali fino ai temi della sicurezza sul lavoro, comprese la manutenzione degli automezzi e la funzionalità del Datix, il sistema di controllo ronda in tempo reale» hanno spiegato Mauro Rossi della Filcams e Sandro Dalle Fusine di Uiltucs di Bergamo. «Proprio in questi giorni stanno entrando in funzione i tasti di emergenza del Datix in dotazione alle guardie, migliorando notevolmente la sicurezza sul lavoro e risolvendo uno dei punti più contestati dalle guardie a seguito della scelta aziendale di passare dalle vecchie radio portatili a questo nuovo sistema di controllo. Viene pertanto chiuso lo stato di agitazione. Ricordiamo a tutte le guardie di informare tempestivamente l’azienda in caso di eventuali malfunzionamenti sia del tasto di emergenza Datix sia del tasto antipanico delle radiomobili».
Anche sull’altro fronte che aveva provocato le proteste dei lavoratori, quello del riconoscimento dei delegati, si stanno compiendo passi avanti: zL’azienda, pur mantenendo la propria posizione di interpretazione a nostro parere errata sul numero di componenti della RSU, ha dichiarato che pro tempore riconoscerà tutti i diritti (agibilità sindacali, come la possibilità di indire assemblee, di usufruire di permessi sindacali…) ai sei componenti della rappresentanza eletta lo scorso febbraio. Abbiamo specificato ai rappresentanti aziendali che le organizzazioni sindacali, prendendo atto della dichiarazione dell’azienda, ribadiscono comunque la piena validità degli accordi che regolamentano la composizione delle RSU nel settore. Resta aperto, infine, il confronto con l’azienda sulla questione dell’organizzazione del lavoro, cioè di turni e programmazione dei servizi, per cui verrà fissato un incontro a settembreZ.
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