Sono prodotti a Medolago un terzo dei würstel italiani

Nuova linea di produzione allo stabilimento Wuber

Un nuovo impianto, completamente automatizzato, per consolidare la leadership nella produzione di würstel. Lo ha inaugurato ieri mattina la Wüber di Medolago, l’azienda fondata nel 1976 dai fratelli Giuseppe e Vittore Beretta e oggi nelle mani - con un 50% a testa - dei Beretta e della famiglia bergamasca Zanetti. Lo stabilimento oggi si sviluppa su un’area di 100 mila metri quadrati, conta 230 dipendenti, sforna all’anno 11 mila tonnellate di würstel e 7 mila di prosciutto cotto, ha un fatturato di 77 milioni di euro.

L’inaugurazione della nuova linea di produzione è avvenuta ieri mattina, in grande stile, all’interno dello stabilimento: con i titolari e gli azionisti, c’erano il presidente della Regione Roberto Formigoni con la vice Viviana Beccalossi, dirigenti, dipendenti, anche un centinaio di pensionati con tanto di berrettino rosso con la scritta «Wüber», il sindaco di Medolago Giancarlo Ghinzani e il parroco don Egidio Pellegrini, decine di operatori armati di telecamere, il giornalista Mediaset Bruno Longhi che ha fatto da presentatore.

Il marchio Wüber, come si può intuire, nasce dalla fusione dei termini würstel e Beretta: un’avventura iniziata nel 1976, quando l’area oggi occupata dal grande stabilimento era una fetta di aperta campagna. Oggi in Italia l’azienda è sinonimo di würstel se è vero, come è vero, che un terzo dei salsicciotti venduti nel Paese vengono dalla fabbrica di Medolago.

Ma il nuovo reparto, oltre ad incrementare la produzione, punta anche a migliorare la qualità dei würstel. Nel progetto sono stati investiti 10 milioni di euro con un contributo del Fondo europeo agricolo di orientamento e garanzia per 4 milioni di euro.

(7/3/03)

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