Smart working in Dhl: firmato l’accordo nazionale

Orio al Serio Per i lavoratori dell’azienda rimasti a Bergamo si apre una nuova fase, dopo la chiusura della sede aziendale di Orio.

Si è tenuto nel pomeriggio di martedì 22 febbraio a Milano l’incontro nazionale tra sindacati e direzione di Dhl, che ha permesso di raggiungere un accordo quadro sulla futura applicazione dello smart working in azienda. Nel testo dell’intesa si definiscono le modalità con cui utilizzare lo strumento del telelavoro dopo la conclusione dello stato di emergenza proclamato dal governo fino al 31 marzo. In sostanza, l’obiettivo è quello di renderne strutturale l’utilizzo, oltre il periodo della pandemia. Si tratta del secondo accordo sullo smart working a venire raggiunto nel settore della logistica, dopo quello siglato in Ups.

L’intesa entrerà in vigore dal 1° aprile e resterà valida in via sperimentale fino al 31 dicembre, per poi valutarne i risultati ed eventualmente riconfermarla.

«L’intesa prevede la possibilità di ricorrere al telelavoro da un minimo del 20% a un massimo dell’80% del proprio orario, su base volontaria e naturalmente nei reparti dove il lavoro da remoto sia eseguibile» ha spiegato poco fa Marco Sala, segretario generale della Filt-Cgil di Bergamo. Nella nostra provincia l’accordo è ancora più rilevante perché arriva in un momento molto delicato, ultimo tassello del lungo percorso di chiusura dell’hub storico Dhl nello scalo di Orio. Già terminati il 27 dicembre scorso i voli merci, da giugno chiuderanno completamente anche i reparti operativi».

Negli uffici di Orio per l’azienda lavorano, però, ancora circa 300 persone: «In realtà si tratta di personale che oggi è impiegato in smart working al 100%, e che al rientro lavorerà in due sedi diverse, dopo che gli uffici attuali verranno chiusi» prosegue Sala. «Le nuove sedi individuate si trovano al Centro Galassia di via Zanica (uffici Custom) e nel sito della Dhl Express di Azzano (per il call center e le procedure doganali). I nuovi uffici saranno operativi entro fine primavera. Nella fase transitoria i lavoratori saranno probabilmente chiamati a rientrare a Orio per il 20% del loro orario, ma chiederemo di poter ricorrere, in questa fase di mezzo e in via eccezionale, al 100% del telelavoro».

Nei prossimi giorni verranno svolte assemblee con i lavoratori per entrare nel dettaglio di quanto concordato oggi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA