Economia
Martedì 24 Settembre 2002
Si apre una nuova finestra per le pensioni d’anzianità
E’ riservata ai lavoratori che possono contare sui 35 anni di contributi maturati entro lo scorso 30 giugno e, alla stessa data, hanno compiuto i 57 anni di età
Tempi stretti per chi volesse approdare alla pensione dall’inizio del mese prossimo: entro il 30 settembre vanno infatti date le dimissioni e presentata l’apposita domanda di pensione.A questa finestra per così dire ristretta, farà seguito la prossima più "larga", per la quale, però, occorrerà attendere l’inizio dell’anno prossimo. Il primo gennaio 2003, infatti, in pensione potranno andare anche i dipendenti meno giovani: coloro i quali potranno contare entro il 30 settembre prossimo i 35 anni di contributi e i 57 anni di età (che scende a 55 per i dipendenti pubblici, gli operai e i cosiddetti precoci). Oppure i 37 anni di contribuzione (sempre raggiunto entro il 30 settembre prossimo) a prescindere dall’età anagrafica.Uno slittamento al nuovo anno che, in ogni caso, rischia di essere più vantaggioso, tenuto conto di come il governo abbia annunciato la possibilità del varo di incentivi fiscali e contributivi (nella prossima Finanziaria) per tutti coloro che decidessero di ritardare il loro scivolo alla pensione.Per il momento, comunque, la finestra del 1° ottobre prossimo interesserà non solo i lavoratori dipendenti, ma anche gli autonomi. Artigiani, commercianti e coltivatori diretti potrebbero infatti scivolare in pensione già dalla prossima settimana sempre che possano vantare 35 anni di contributi e compiuto 58 anni d’età, oppure i 40 anni di versamenti a prescindere dall’età anagrafica, maturati entro il 31 dicembre scorso.Ma c’è una differenza importante per i lavoratori autonomi che volessero accedere alla pensione. Loro, a differenza dei lavoratori dipendenti, non debbono cessare l’attività lavorativa: per accedere alla pensione entro il prossimo mese, infatti, basta presentare la domanda.
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