Economia / Bergamo Città
Mercoledì 27 Aprile 2016
Sciopero Italcementi a Bergamo
Venerdì manifestazione nazionale
Lavoratori, sindacati e Rsu di tutta Italia in corteo. Prevista la presenza di Maroni e dei rappresentanti di tutti gli stabilimenti del Gruppo.
Tutto il «pianeta Italcementi» sfilerà a Bergamo, venerdì 29, alla manifestazione nazionale organizzata «per protestare contro il piano industriale di Heidelberg Cement, per salvaguardare l’occupazione e per un piano sociale di ricollocazione» fanno sapere i sindacati. In contemporanea in ogni sito produttivo del gruppo verranno attuati presidi per tutte le 8 ore di sciopero proclamate.
Bergamo dunque, come era logico che fosse, sarà palcoscenico del corteo e dei comizi che verranno sfilare e parlare rappresentanti delle organizzazioni sindacali e degli stabilimenti di tutta Italia. Inoltre, hanno garantito la presenza anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori e il presidente della Provincia, Matteo Rossi.
Il programma prevede il concentramento alle 10.15 in via Madonna della Neve; il corteo partirà alle 10.30, proseguendo per Via Martiri di Cefalonia, Via Angelo May, Via Papa Giovanni XXIII, Largo Porta Nuova, Sentierone, Via Tasso, Via Contrada dei Tre Passi, Via Camozzi, dove, di fronte all’ingresso della sede di Italcementi, si svolgerà il presidio. Qui ci saranno gli interventi di Giuseppe Mancin, Segretario Generale della Feneal Uil Bergamo; delle Rsu della sede e dei vari stabilimenti; del Sindaco di Bergamo, del Presidente della Provincia, di Ferdinando Piccinini Segretario Generale CISL Bergamo, del Presidente della Regione Lombardia e di Walter Schiavella Segretario Generale della Fillea Cgil Nazionale.
La manifestazione sarà occasione, l’ennesima, per rilanciare le richieste che le Organizzazioni sindacali hanno proposto al governo perché le sostenga nei confronti di Hc. «Intanto, infatti, il piano industriale presentato da HC a mezzo stampa prevede, a regime, esuberi per 415 dipendenti di Bergamo a cui se ne aggiungono altri 250 circa negli altri siti produttivi: questi lavoratori potrebbero essere licenziati a settembre 2017» spiegano ancora i sindacati.
«Il Coordinamento delle Rsu e le Segreterie nazionali di Feneal, Filca e Fillea hanno contestato il piano e chiesto di Istituire un tavolo di confronto con vecchia e nuova proprietà per rivederne gli obiettivi; per i sindacati è necessario mantenere il Centro Tecnico di Assistenza a Bergamo, per ridurre sensibilmente il numero degli esuberi e potenziare il Centro di Ricerca di Bergamo» concludono i sindacati.
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