Ristorante Ciao: da 13 licenziamenti
si è passati a 4 e su base volontaria

All’annuncio ufficiale della chiusura del ristorante Ciao in centro a Bergamo, i posti di lavoro a rischio erano 13: lunedì 11 maggio, con l’accordo siglato da Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e azienda, viene garantita una ricollocazione certa in altri punti vendita del gruppo Autogrill a 9 persone e la volontarietà (con incentivo economico all’esodo) agli altri 4.

A seguito della decisione di chiudere la storica sede di Piazza Vittorio Veneto, il 18 marzo scorso era stata aperta una procedura di riduzione del personale su base provinciale: «L’intenzione iniziale sembrava quella di ridurre il personale a livello provinciale, cioè nei 4 punti vendita Autogrill e Ciao presenti in Bergamasca - spiega Marco Micene della Filcams-Cgil, firmatario dell’accordo -. Siamo riusciti a contenere l’operazione nell’ambito del solo punto vendita Ciao: temevamo che la procedura potesse riguardare anche gli altri negozi. Siamo più che soddisfatti perché dal licenziamento di 13 persone siamo riusciti ad arrivare ad un taglio di 4 posti su base volontaria. Per gli altri 9 ci sarà il ricollocamento all’Autogrill Brembo, in autostrada, e negli Autogrill di Orio Center e dell’aeroporto, dunque evitando anche l’ipotesi di trasferimenti in sedi troppo lontane (solo un lavoratore, full time, dovrà raggiungere l’Autogrill Brianza)».

«Due dei nove lavoratori, precedentemente full time, hanno accettato la riduzione dell’orario di lavoro, ricollocandosi così parti time, mentre tutti gli altri hanno mantenuto interamente il loro precedente monte ore. Abbiamo anche definito un incentivo all’esodo per i volontari che lasceranno il posto. Durante la trattativa l’azienda ha dimostrato una buona disponibilità a garantire, nella triste contingenza della chiusura dello storico ristorante, una certa tenuta occupazionale».

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