Radici Tessuti di Lallio A rischio 120 posti di lavoro

Si apre un futuro decisamente incerto per la Radici Tessuti di Lallio, stabilimento di finissaggio tessile (ex Sgat) con 120 dipendenti. Nell’incontro sindacale di ieri l’azienda, che aveva già nei mesi scorsi prospettato per il futuro dello stabilimento una cessione o la cessazione dell’attività, ha comunicato alla Rappresentanza sindacale unitaria (Rsu) che la trattativa in corso con un gruppo del settore per la vendita dello stabilimento di Lallio non è andata a buon fine ed è stata quindi sospesa.

A questo punto si ripropone quindi la possibilità di una cessazione dell’attività come nell’altro stabilimento della società del Radici Group, la tessitura di Gandino, dove è stata appena chiesta la proroga fino a fine anno della cassa integrazione straordinaria per i lavoratori ancora in organico (18 impiegati e 64 operai per un totale di 82 persone).

I sindacati hanno in programma domani un’assemblea dei lavoratori per valutare la situazione. E il giovedì successivo è previsto un nuovo incontro con la direzione, che ha rinviato a questa riunione ogni decisione circa il personale. Non è stata infatti aperta al momento alcuna procedura e resta sul tavolo la possibilità di far ricorso ad ogni altro strumento, a partire dalla cassa integrazione straordinaria.

(18/07/2007)

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