Produzione industriale bergamasca: torna il segno positivo, + 0.2 su base annua

La produzione industriale bergamasca rivede il segno più, anche se risicato. Nel secondo trimestre 2005 l’industria è cresciuta su base annua dello 0,2%, e rispetto al primo trimestre dell’anno dello 0,9%.

A spingere le grandi aziende (+2% annuo); piccole e medie imprese sono ancora in sofferenza; gli artigiani evidenziano dati di crisi (-2,6%). A trainare sono i mercati esteri, tanto che il fatturato derivante dall’export è cresciuto del 3,8% (+8% per le grandi imprese) mentre il mercato domestico è calato su base annua dell’1%.

Timidi dati positivi, ma che, come ha sottolineato il presidente di Confindustria Lombardia, Mario Mazzoleni, «sono ancora insufficienti» per uscire dalla stagnazione. Tra i settori bene siderurgia e alimentare: tessile e gomma in affanno. Tiene la meccanica, che però non è immune da problemi, soprattutto occupazionali. Secondo uno studio della Fim-Cisl Lombardia in regione è ormai emergenza posti di lavoro: a Bergamo aumentano le aziende in difficoltà rispetto al 2004, ma sono meno i lavoratori coinvolti da mobilità e cassa integrazione.

(29/07/2005)

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