Economia / Bergamo Città
Lunedì 01 Maggio 2023
Primo Maggio, in duemila al corteo a Bergamo: «Più lavoro e più stabile»
LA MANIFESTAZIONE. Cgil, Cisl e Uil sono ripartiti dall’articolo 1 della Costituzione, di cui quest’anno si celebra il 75° anniversario. Chiesta l’attivazione di un tavolo permanente sulla logistica in provincia.
Ripartono dall’articolo 1 della Costituzione, di cui quest’anno si celebra il 75° anniversario, le manifestazioni del 1° Maggio in svolgimento oggi in tutta Italia. A Bergamo Cgil, Cisl e Uil sono tornati in piazza per chiedere «più lavoro e più stabile» anche nella nostra provincia.
In duemila (un terzo in più secondo gli organizzatori) hanno sfilato per le vie del centro dal piazzale della stazione fino a piazza Vittorio Veneto, dove i rappresentanti dei sindacati hanno posto l’accento anche sui temi della sanità, della casa, dell’impoverimento dei servizi nelle valli e della logistica che interessa soprattutto il territorio della pianura: «Occorre un governo di questi processi e come Cgil, Cisl e Uil chiediamo al Governo, alla Regione, alla Provincia e ai Comuni che insieme alle associazioni datoriali si attivi un tavolo permanente partendo dal nostro “manifesto per la logistica bergamasca”, con il compito di governare questo sviluppo», hanno detto i leader provinciali dei tre sindacati.
Dal palco di piazza Vittorio Veneto, sono arrivate anche critiche al Governo che in concomitanza con le manifestazioni dei lavoratori ha organizzato un Consiglio dei ministri convocato ad hoc per licenziare il Decreto Lavoro: «Abbiamo apprezzato lo sforzo che si è fatto sul cuneo fiscale – ha detto Sandro colombi, segretario nazionale Uil Pa, che ha chiuso gli interventi – ma ci pare un decreto che non risponde minimamente alla piattaforma che Cgil, Cisl e Uil abbiamo indicato all’Esecutivo fin dal suo insediamento. L’ulteriore precarizzazione del lavoro non aiuta e non va nella direzione che noi intendiamo».
Toni più accesi, ma senza tensioni, nel corteo regionale organizzato dai sindacati di base: in 300, provenienti anche da altre province lombare e da Piacenza, hanno sfilato dalla Malpensata fino a piazza Pontida lungo alcune delle vie più popolari del centro cittadino.
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