Circa 3 mila persone si sono presentate al presidio a Corteolona (Pavia) presso lo stabilimento ex Galbani (oggi Lactalis, la multinazionale casearia francese che ha acquisito il marchi Galbani, Cademartori, Invernizzi e Locatelli). Gli allevatori di Coldiretti, Cia e Federlombarda hanno manifestato in difesa del latte italiano, dopo che l’industria «ha interrotto ingiustificatamente la trattativa del prezzo del latte alla stalla, oggi pagato ai produttori solo poco più di 30 centesimi», come hanno spiegato Nino Andena presidente di Coldiretti Lombardia, Mario Lanzi presidente di Cia Lombardia e Pasquale Gervasini vice presidente di Federlombarda.
Martedì 13 marzo la manifestazione sarà ripetuta nella Bergamasca e nella Bassa Lombardia. A Caravaggio, con inizio alle 7, il presidio degli allevatori (in particolar modo bergamaschi, bresciani e cremaschi) si terrà davanti all’ex Invernizzi (oggi Lactalis) di viale Europa Unita. E alle 11 seguiranno gli interventi dei presidenti di Coldiretti, Cia e Unione Agricoltori-Federlombarda. «Le industrie - hanno detto gli allevatori - usano latte di importazione spacciandolo per latte italiano e realizzando prodotti, poi venduti sul mercato senza una trasparente ed adeguata informazione al consumatore. Per questo Coldiretti, Cia e Federlombarda, chiedono ai consumatori e alle loro associazioni di affiancarle nella battaglia necessaria a difendere il latte italiano e i prodotti di qualità made in Italy». Questa la richiesta di Cia, Coldiretti e Federlombarda: «Chiediamo ai consumatori di pretendere più trasparenza per i prodotti che acquistano ogni giorno, difendendo così i loro interessi e quelli di tutti gli allevatori lombardi, nonché il livello occupazionale del settore lattiero-caseario della Lombardia».(12/03/2007)
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