Popolare, utile netto di 84 milioni
Risultato superiore alle aspettative

Il Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Bergamo S.p.A., riunitosi questa mattina, 6 agosto, ha approvato la situazione patrimoniale ed economica a fine giugno 2015 che evidenzia un utile netto di 84 milioni, risultato superiore alle aspettative di inizio anno.

Il risultato dell’attività caratteristica della Banca – la gestione operativa – ha espresso una performance in netto miglioramento (+7,1%) rispetto a quanto rilevato nella seconda metà dello scorso anno: a fronte di proventi operativi attestatisi a 403,2 milioni (-1,5%) si registrano oneri operativi pari a 220 milioni (-7,6%).

Il margine d’interesse, in contrazione del 3,6% con riferimento al secondo semestre 2014, ha continuato a risentire della flessione dei tassi, di cui ha beneficiato la clientela sotto forma di minori oneri finanziari. Le commissioni nette, a 178,4 milioni, risultano in lieve progresso rispetto al semestre precedente (+0,3%).

Il raffronto anno su anno degli oneri operativi registra una lieve crescita dello 0,2%, determinata da un aumento delle spese del personale del 3% (+3,9 milioni) - principalmente a seguito degli incrementi salariali del luglio 2014 derivanti dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro e della minore contribuzione del «Fondo di solidarietà per il sostegno dell’occupazione del Credito» – e da una riduzione delle altre spese amministrative del 3,6% (-3,2 milioni).

Il Cost/Income si è posizionato al 54,57%, in crescita rispetto al giugno 2014 ma in netto miglioramento rispetto al secondo semestre 2014 (58,21%).

Di rilievo risulta essere la contribuzione al Fondo Nazionale per la Risoluzione prevista dalla Direttiva BRRD – Bank Recovery and Resolution Directive – 2014/59/EU, che incide sul conto economico per 3 milioni. In netto miglioramento gli indicatori sulla qualità del credito. Le rettifiche nette su crediti, pari a 52,7 milioni (67,1 milioni a fine giugno 2014) evidenziano la qualità del portafoglio crediti della Banca, confermata anche dalla significativa riduzione del costo del credito, attestatosi allo 0,55% annualizzato (0,71% al termine del primo semestre 2014), il più basso dal dicembre 2011.

Rilevante è stato il sostegno della Banca alle famiglie ed in generale all’economia locale: gli impieghi alla clientela (19,1 miliardi) sono cresciuti, rispetto al dicembre 2014, di oltre due punti percentuali; in decisa crescita (+62%), a 1.574 milioni, le nuove erogazioni di finanziamenti a medio/lungo termine - di cui 333 milioni a favore dei privati (+19%) e circa 1.200 milioni a favore delle imprese (+88%).

Eccellente la performance registrata dal comparto leasing, con nuovi contratti per oltre 158 milioni (+72% anno su anno). Ulteriore supporto al tessuto economico è stato garantito dallo smobilizzo di circolante tramite la Società UBI Factor (+20,2% da inizio anno). La componente dei crediti deteriorati netti, pari a 1,53 miliardi circa (7,99% dei crediti netti verso la clientela) si mantiene stabile rispetto al dicembre 2014 (7,93%), indice tra i più bassi nel panorama bancario nazionale.

Con riferimento agli indicatori di rischiosità, il rapporto sofferenze nette/impieghi netti, attestatosi al 4,28%, risulta in miglioramento rispetto a fine 2014 (4,33%) già allora inferiore al dato di sistema. La raccolta totale alla fine del semestre ammonta a 49,8 miliardi, di cui 2,8 miliardi da controparti istituzionali, con una crescita di 1,2 punti percentuali.

Nel dettaglio, la raccolta diretta da clientela, pari a 14,7 miliardi, raggiunge i 20 miliardi ricomprendendo i prestiti obbligazionari emessi dalla Capogruppo e collocati dalla Banca (complessivamente 5,3 miliardi). La raccolta indiretta da clientela ordinaria (al netto dei PO UBI collocati dalla Banca) è pari a 26,9 miliardi: di rilievo l’incremento del “risparmio gestito”, comprensivo di «polizze vita», che raggiunge i 16,1 miliardi (+ 12,1%).

Da inizio anno si registrano flussi netti di «gestito» per circa 950 milioni e nuove sottoscrizioni di «polizze vita» per oltre 474 milioni, a conferma dell’apprezzata qualità dell’attività di consulenza offerta dai gestori di relazione. A fine giugno il rapporto fra il capitale primario di Classe 1 ed il totale delle attività di rischio ponderate (Common Equity Tier 1) è del 18,46%, confermando così la forte patrimonializzazione della Banca.

Il patrimonio ed i coefficienti di vigilanza al termine del semestre 2015 sono stati calcolati applicando la normativa Basilea 3.

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