Economia / Bergamo Città
Mercoledì 17 Dicembre 2014
«Pigna, il tempo scorre sui nostri diritti»
I sindacati: «Ora la pazienza è finita»
Nuovo capitolo, mercoledì 17 dicembre, della vicenda Pigna. I lavoratori dello stabilimenti di Alzano hanno realizzato un presidio al mercato settimanale per volantinare e far conoscere alla popolazione la situazione critica in cui versa la storica fabbrica del paese, che ancora dà lavoro a 240 persone.
«Pigna, il tempo scorre sui nostri diritti», si leggeva nei volantini che i lavoratori distribuivano, ottenendo dai frequentatori del mercato attenzione e solidarietà. Sono poche, infatti, le famiglie di Alzano che non hanno avuto almeno un rappresentante tra i lavoratori della vecchia cartiera, presente in paese dal 1919. «Era una di quelle fabbriche - ha ricordato un’anziana signora - che garantiva il “pane a vita”. Chi entrava in Pigna, aveva garantita la stabilità sua e della famiglia, fino alla pensione. Mi dispiace vedervi così…».
Mancano due settimane alla fine dell’anno, data ultima per la ricapitalizzazione dell’azienda, e sindacati e Rsu ancora non sanno quali intenzione la proprietà abbia in merito. «Noi abbiamo avuto pazienza in attesa delle risposte - dice Luca Legramanti, segretario generale Fiste Cisl Bergamo, presente al presidio -. Ora la pazienza è finita, e qualcuno deve passare dalle parole ai fatti. Ci attendiamo che nei prossimi giorni l’azienda ci convochi e ci dica cosa intende fare all’inizio dell’anno, se vuole fare l’aumento di capitale che serve e se intende andare avanti con la produzione in Pigna. Noi siano convinti che qui si produca l’eccellenza dei quaderni: vorremmo, pretendiamo che si continui a farlo».
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