Pesenti: «Inutile arroccarsi
scegliamo lo sviluppo»

Italcementi-Heidelberg. Non solo logiche di mercato: alla fine ha prevalso il fiuto di giocare una partita su uno scacchiere ormai sterminato. Per vincere, o ti allei con qualcuno più forte o forte come te, o alla lunga sei destinato a contare sempre meno.

Così hanno pensato i Pesenti, Giampiero e Carlo, in questi mesi, arrivando a una decisione sicuramente tra le più difficili della loro vita imprenditoriale. Peraltro il punto di non ritorno era stato sancito dalla fusione dei due giganti del settore Holcim e Lafarge è entrata nella fase finale. Insieme i gruppi svizzeri e francesi rappresentavano una montagna troppo dura da scalare da soli.

Così sono cominciate le trattative con i tedeschi, già alleati fin dal 2008 nella commercializzazione del cemento «antismog» fino all’epilogo, a questo punto senza rimpianti, come testimoniano le parole del presidente Giampiero Pesenti: «Italcementi e HeidelbergCement sono due società che operano in questo settore da ormai un secolo e mezzo – ha ricordato –: questo lungo cammino, con un solido bagaglio di conoscenza tecnica e imprenditoriale, viene ora messo in comune con una scelta lungimirante per garantire continuità e crescita di entrambe le realtà. Dalla nostra storia abbiamo ereditato valori che la capacità imprenditoriale ha saputo mettere a frutto creando un grande gruppo internazionale. Un imprenditore sa che l’importante è garantire lo sviluppo futuro dell’attività più che arroccarsi nella continuità del controllo dell’azienda».

Parole che pesano, sicuramente non pronunciate a cuor leggero, ma che alla fine evidenziano quella concretezza tutta bergamasca che in oltre 150 anni di storia non sono mai venuti a mancare. Parole confermate anche dal consigliere delegato di Italcementi Carlo Pesenti, secondo cui, «l’accordo raggiunto rappresenta sia per Italcementi che per HeidelbergCement la soluzione ottimale in termini di sviluppi futuri e creazione di valore, ben superiori a quelli che avrebbero potuto raggiungere le due società singolarmente. In un mercato sempre più globale non bisogna guardare a limiti geografici che ormai non hanno più senso, ma bisogna muoversi per garantire e perpetuare l’attività industriale e il lavoro che può portare, dando valore alle eccellenze che sono nate a Bergamo. Questo è il senso della scelta di oggi, frutto della nostra storia e di una scelta lungimirante, come fu quella fatta oltre 20 anni fa con Ciments Français».

Naturalmente anche da parte tedesca c’è grande soddisfazione nell’aver centrato un traguardo storico, con l’acqwuisizione di una delle imprese più conosciute e quotate del made in Italy. È particolarmente soddisfatto l’amministratore delegato di HeidelbergCement, Bernd Scheifele, che conosce bene i Pesenti e che ora definisce «ideale», la combinazione tra le due società. «Nel settore - spiega Scheifele - non esistono altri due maggiori gruppi con una tale complementarietà geografica: Italcementi con la sua lunga tradizione, con i suoi marchi prestigiosi e la sua forte posizione in Italia e in altri mercati, diventerà una parte importante del nostro gruppo. Unendo le forze saremo in grado di accelerare la crescita. Vediamo un potenziale significativo per creare valore, realizzando sinergie e combinando i nostri standard di eccellenza con i risultati raggiunti nella Ricerca e Sviluppo da Italcementi. Siamo felici di poter collaborare con il management e il team di Ricerca e Sviluppo di Bergamo».

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