Economia / Valle Seriana
Lunedì 15 Settembre 2014
Pesante spending review al Bolognini
140 addetti alle pulizie in agitazione
Chi fino ad inizio settembre lavorava 40 ore alla settimana oggi ne lavora 24 e chi ne lavorava 24, è sceso a 15 (per Contratto nazionale di meno non era possibile) coi conseguenti pesanti tagli di stipendio: sono gli effetti della spending review negli otto presidi provinciali dell’ospedale Bolognini.
Chi fino ad inizio settembre lavorava 40 ore alla settimana oggi ne lavora 24 e chi ne lavorava 24, è sceso a 15 (per Contratto nazionale di meno non era possibile) coi conseguenti pesanti tagli di stipendio: sono gli effetti della spending review negli otto presidi provinciali dell’ospedale Bolognini.
Per i circa 140 lavoratori impegnati nelle pulizie e nella sanificazione delle strutture ospedaliere di Seriate, Lovere, Piario, Trescore Balneario, Sarnico, Nembro, Gazzaniga e Alzano Lombardo l’impatto dei tagli è davvero serio, tanto che nelle assemblee che si sono svolte dall’8 al 12 settembre, con Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltrasporti-Uil è stato deciso di avviare uno stato di agitazione a partire da lunedì 15 settembre e di chiedere un incontro al Prefetto di Bergamo e alla direzione ospedaliera.
Dall’8 settembre - conclude un comunicato della Cgil di Bergamo - nelle varie sedi dell’ospedale Bolognini operano Coopservice e Euro&Promos che hanno ottenuto un inedito affidamento temporaneo del servizio in attesa che il Tar si esprima sul ricorso presentato da Markas srl. Quest’ultima, a cui in precedenza era affidato il servizio, in fase di cambio di appalto è stata superata dalle due nuove aziende.
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