Pesa anche la crisi dell’edilizia
Nuova Chiesa, chiesta la «Cigs»

Il grosso dei lavoratori è concentrato nella sede di via Correnti in città (79), 23 sono occupati a Cantù (Como), 5 a Clusone e 1 a Romano di Lombardia. All’origine c’è la crisi che si è abbattuta sull’edilizia, settore a cui l’azienda è legata a doppio filo.

All’origine c’è la crisi che si è abbattuta sull’edilizia, settore a cui l’azienda è legata a doppio filo. La Chiesa srl di Bergamo, storica azienda attiva nel commercio di idrotermosanitari, ferramenta ed elettrodomestici, ha siglato un accordo di Cassa integrazione straordinaria a rotazione di un anno per i suoi 109 dipendenti a partire dal 4 novembre.

Il grosso dei lavoratori è concentrato nella sede di via Correnti in città (79), 23 sono occupati a Cantù (Como), 5 a Clusone e 1 a Romano di Lombardia.

Nella richiesta di Cigs (non nel verbale di accordo) sono stati indicati in 40 gli eventuali esuberi che ci potrebbero essere al termine dell’ammortizzatore sociale se le difficoltà non dovessero rientrare.

I sindacati, in particolare, mettono l’accento sull’importanza della rotazione nella Cigs: «Deve essere fatta in modo regolare».

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